VIDEO. «Durante lo streaming ognuno può ricevere una chiamata e quello che è successo non dovrebbe accadere. Voglio ribadire, onde evitare incomprensioni e strumentalizzazioni da parte di quei soggetti che momentaneamente hanno questo come attività primaria, che la telefonata che involontariamente è andata in onda era puramente personale e non riguardava l’ordine del giorno ne faceva riferimento e persone coinvolte nella seduta in corso».

IL REGOLAMENTO “BLOCCA AUDIO”. Il consigliere Mario Sindoni ha preso la parola durante i lavori d’aula di ieri sera per fornire la sua versione su quello che è accaduto lo scorso venerdì 29 gennaio (LEGGI QUA). Mentre si svolgeva il dibattito consiliare in video conferenza, complice  una svista tecnica, si è sentito fuori onda in cui un consigliere (Sindoni) proferiva una serie di frasi concitate tra cui «Galluzzo l’avi a mandari a caga….» (il riferimento è al deputato di Diventerà Bellissima di cui Sindoni è l’esponente più votato in aula). Sindoni ha anche “pregato” il presidente del consiglio comunale, l’avvocato Alessandro Oliva, «di aggiornarsi sulla regolamentazione delle sedute in video conferenza». «Le videoconferenze necessitano di un regolamento prima della convocazione – sostiene Sindoni. – e deve essere allegato alla convocazione. Chi gestisce il software deve disabilitare tutti gli audio. Oggi è capitato a me ma può capitare a qualche altro».

IL CONSIGLIERE IN GALLERIA. Oliva si è detto dispiaciuto «per quello che è successo» ma – sottolinea – «un regolamento non credo avrebbe risolto il problema di microfono. L’esistenza di un regolamento non impedisce che un audio venga attivato. In ogni caso esorbita dalle mie competenze, a gestire questi aspetti e un tecnico del comune di Milazzo». Il presidente ha precisato che «i principi di oralità e immediatezza del contraddittorio de visu in aula non possono essere paragonate quelli di una video conferenza» perché, nonostante il comune abbia acquistato una piattaforma, rimangono tutti i limiti del collegamento da casa. «Ad esempio – argomenta Oliva – c’è chi può avere una connessione non buona, mettiamo caso anche che nell’ambito di una votazione un consigliere si collega magari da una macchina entra in galleria, cade la linea, e poi entriamo in un discorso diverso di assicurare la pubblicità, la trasparenza della seduta e quant’altro».

LA RICOSTRUZIONE DEI 5 STELLE. Ma i 5 Stelle del meet up “Milazzo in movimento” danno un’altra versione con un post su facebook. Hanno notato che le parole di Sindoni arrivano poco dopo un intervento di Maria Magliarditi, collega consigliera eletta in Diventerà Bellissima, movimento che fa capo al governatore Nello Musumeci e vede come esponente di spicco l’assessore all Sanità Ruggero Razza. «Noi consiglieri comunali dobbiamo chiedere a deputati regionali e nazionali di mettere in campo tutto il loro peso. Perché la sanità sia messa in condizioni di funzionare», aveva detto. Infatti, Milazzo in Movimento, scrive: «L’episodio potrebbe risultare maggiormente aggravato considerato che, i suddetti fuori onda, siano avvenuti successivamente all’intervento di una consigliera comunale che aveva appena finito di parlare della disastrosa situazione in cui versa la sanità siciliana e non solo. Sottolineando tutta una serie di problemi come la mancanza di personale e le carenze strutturali che hanno contribuito ad una scarsa organizzazione nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Una richiesta lecita, considerata la situazione attuale… Eppure a qualcuno potrebbe e sembrerebbe non essere andato giù il fatto che sia stato, finalmente, sollevato il problema sanitario in consiglio comunale, chiamando in ballo i signori onorevoli. Per questa ragione, le dichiarazioni fuori onda del consigliere comunale in questione sembrerebbero lasciare intendere che sarebbe “vietato” parlare, denunciare, portare alla luce e fare presenti, nelle sedi istituzionali, l’imbarazzante situazione in cui versa la sanità siciliana. Insomma, dovrebbe regnare l’omertà. Perché altrimenti “Galluzzo ti deve mandare a cag…”». Il Movimento definisce l’episodio «una triste pagina per il nostro consiglio comunale». GUARDA IL VIDEO DAL MINUTO 13 al MINUTO 20

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eBoLa
eBoLa
3 anni fa

Come diceva qualcuno.. “il parlamento riflette fedelmente il popolo che lo ha votato”..

laverità
laverità
3 anni fa

tutti parlano del microfono aperto..e nessuno della frase (quasi da minaccia), non è che quella frase detta a microfoni spenti sia da lodare..è da condannare perchè anche dal tono con cui è stata detta mi sembra quasi intimidatoria,davvero spregevole (verso chiunque fosse stata detta). Ignoranza regna sovrana..questa è la politica che volete?per altro lo sanno tutti che razza deve andare a casa

chicco
chicco
3 anni fa
Reply to  laverità

Però ti fa la dichiarazione dei redditi gratis, ti va a pagare la bolletta dell’enel, ti aiuta ad attraversare la strada, ti saluta sempre, … che fai, non lo voti?

gigilatrottola
gigilatrottola
3 anni fa
Reply to  chicco

questo avviene perchè la gente è ignorante e non sa farsi le dichiarazioni dei redditi o pagare le bollette come dici tu..L’ignoranza del popolo è un bene per l’attuale politica perchè la gente è facilmente manipolabile

Vincenzo
Vincenzo
3 anni fa

Bella foto, da incorniciare nella sala del consiglio comunale.

marco
marco
3 anni fa

Se Midili ci tiene alla sua imnagine xke’ non caccia fuori questo soggetto.
Milazzo non ha bisogno di queste xsone?

Nino I.
3 anni fa

la verità è che siete un pugno di ignoranti dietro uno schermo e una tastiera, non sapete nemmeno dove controllare se il microfono è disattivato o meno