Si saprà martedì prossimo il destino del rifugio per animali gestito dall’Associazione Amici degli Animali di Milazzo che da anni opera nell’ex scuola di Baronello nella zona San Paolino. Il comune ha chiesto di lasciare l’immobile in tempi brevi poichè non vi sarebbe una concessione dei locali che – tra l’altro – non avrebero i requisiti per ospitare l’attività.

All’interno, però,  sono ospitati vari animali, tra cui 10 cani e 12 gatti. I rappresentanti del sodalizio incontreranno l’assessore Beatrice De Gaetano per trovare un punto d’incontro. La polizia municipale, infatti, ha comunicato in settimana ai volontari dell’Associazione di dovere sgomberare nel più breve tempo possibile, trovando una sistemazione per gli animali ospiti e liberando i locali da cucce, gabbie, farmaci e attrezzature varie. «Un tempo ridottissimo – sostengono gli animalisti in una nota –  considerando la difficoltà delle adozioni e che alcuni degli animali sono anziani e malati, inevitabilmente saranno destinati ai canili e gattili municipali e ai rifugi del Nord-Italia a spese dei contribuenti». Il comune ha varato un regolamento che concede uno sconto fino a 300 euro nella bolletta dei rifiuti a chi adotta un piccolo randagio. Ma i benefici non si vedranno in tempi celeri.

 

Il rifugio di Baronello

L’Associazione da anni chiede alle diverse amministrazioni che si sono succedute una sistemazione a norma con le vigenti normative, non è stata trovata al momento un’alternativa. In questi anni moltissimi randagi del territorio sono stati curati, sterilizzati e accuditi dall’Associazione Amici degli Animali, compito che a norma di legge spetterebbe al Comune. «Un impiego di risorse e denaro non indifferente – sostiene l’associazione – che i volontari hanno evitato all’amministrazione milazzese. Inoltre molti animali hanno trovato l’adozione grazie a questi volontari, adozioni controllate e verificate a norma di legge». 

 

«Le persone che giornalmente vengono ad accudire gli animali ospiti del rifugio di Baronello sono volontari che hanno deciso di autofinanziarsi senza chiedere nulla in cambio – dichiara la presidente dell’Associazione Giuseppina Milicia -. Grazie a questa struttura abbiamo fatto risparmiare al Comune anni di spese per la gestione del randagismo a Milazzo, senza contare che l’amore che mettono nella cura degli animali non può essere paragonato a quello che riceverebbero in un canile” spiega. “Chiediamo al Sindaco di trovare una struttura alternativa che permetta a questa bella realtà di continuare a esistere, per il bene degli animali di Milazzo e nell’interessa della città tutta” conclude Milicia.  

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Una persona arrabbiata
Una persona arrabbiata
3 anni fa

Non ho parole. Ma d’altronde cosa ci si può aspettare dall’essere umano?
Poveri cani, spero non finiscano in mezzo alla strada come spazzatura qualunque.
Vergognosi.

Diallino
Diallino
3 anni fa

Che tristezza

Salvo
Salvo
3 anni fa

Legge 14/8/1991 n.281,Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.” è una legge della Repubblica Italiana in materia di tutela degli animali da compagnia nonché prevenzione e contrasto al fenomeno del randagismo. All’articolo 4 vengono definite le competenze dei comuni, che possono avvalersi del supporto delle associazioni animaliste. Il comune rispetti le leggi.

Uno che passa
Uno che passa
3 anni fa

Invece di “elargire sconti” sulla bolletta, pensasse a tartassare quei porci di proprietari che lasciano che i loro cani scagazzino per le strade in ogni dove:cosa che in tempi di pandemia non possiamo permetterci.

Venditori di fumo...
Venditori di fumo...
3 anni fa

Sarà ricordato come il peggior sindaco della storia…