La Raffineria di MilazzoLa Raffineria mette d’accordo il sindaco Midili e l’opposizione di Lorenzo Italiano: ritorna il “protocollo d’intesa” 1 Marzo 2021 Ambiente 6 Commenti Lorenzo Italiano Si ritorna a parlare di un protocollo d’intesa tra il comune di Milazzo e la Raffineria di Milazzo, l’industria più rappresentativa del territorio. Dopo il tentativo fallito nel corso della passata legislatura è stato il sindaco Pippo Midili a riprendere il discorso nel corso della video maratona in diretta (ben un’ora e mezza) per tirare le somme dei primi 120 giorni di legislatura. L’idea sarebbe quella di individuare degli interventi significativi e duraturi a favore di tutta la cittadinanza evitando di distribuire piccole somme a pioggia. Sulla falsa riga di quello avvenuto durante la fase calda del covid quando è stato rifatto il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Fogliani con dieci posti letto (in realtà attualmente sono solo sei quelli attivi). Oggi sono ritornati sull’argomento i consiglieri comunali del gruppo “Lorenzo Italiano sindaco” hanno presentato questa mattina una mozione in cui si promuove la stipula di un protocollo d’intesa con la RAM, per avviare un nuovo rapporto di collaborazione sociale tra istituzioni. Secondo indiscrezioni il sindaco Midili avrebbe fatto visita alla raffineria in diverse occasioni dal momento dell’insediamento. Stessa cosa per Italiano. Il sindaco Pippo Midili Nel documento dell’opposizione si prende anche atto dell’apertura del primo cittadino col quale gli stessi – sottolineano – si erano confrontati nelle scorse settimane, e si auspica “che tutte le forze politiche condividano in aula la mozione affinché si possa portare a compimento una iniziativa della quale si parla da sempre ma che – evidenziano Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli ed Antonio Amato – non si è mai concretizzata”. La Ram – si legge nella mozione – rappresenta nel territorio un punto di riferimento economico e sociale, con 600 dipendenti diretti e altrettante unità dell’indotto. Proprio per questa ragione crediamo che debba svolgere una funzione sociale nella nostra città non limitandosi come accaduto in passato ad erogare contributi economici per le iniziative che si promuovono in estate o nel periodo natalizio. Opportuno è invece avvalersi delle maestranze interne della Raffineria dove orbitano figure professionali del settore metallurgico, elettrico, strumentale ed edile, per ricevere dei servizi nell’interesse della comunità, come nel settore della depurazione, della manutenzione degli impianti idrici e fognari, ma anche per quel che concerne il decoro urbano». Secondo i consiglieri questo protocollo dovrebbe contenere anche un “patto per il lavoro” al fine di poter avere un metodo che sia trasparente e che privilegi i cittadini di Milazzo e delle aree circostanti la Raffineria. «Occorre regolarizzare il mercato dell’occupazione nel comprensorio tirrenico attraverso la “qualificazione” del personale che punta ad avere accesso nel mondo dell’industria e in questo contesto si potrebbe anche coinvolgere gli istituti tecnici presenti in città”.», concludono. DIETRO LE QUINTE. Nella passata legislatura si stava quasi per firmare il protocollo tra Comune e Ram. Uno degli interventi che prevedeva il contributo dell’industria era il recupero del teatro all’interno del Castello. Tecnici dell’industria avevano anche fatto sopralluoghi. La cifra necessaria per rimettere a nuovo la struttura ben presto lievitò a 800 mila euro e l’ipotesi si arenò. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.506 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT