Giovanni Formica (FOTO OGGI MILAZZO)Luminarie di Natale e “straordinario” ai vigili urbani: secondo l’ex sindaco Formica atti dubbi senza il bilancio 23 Novembre 2020 Cronaca 16 Commenti Come mai la nuova amministrazione comunale sta riuscendo a dare risposte ai cittadini in materia, ad esempio di decoro del verde urbano o aumentando la presenza della polizia municipale sulle strade? A domandarselo non sono i consiglieri di opposizione che, ancora, stanno prendendo le misure al nuovo esecutivo, ma il sindaco uscente Giovanni Formica che ha anche la risposta: al Comune starebbero spendendo somme che in realtà non potrebbero impiegare visto che l’ente è privo del bilancio 2020. Lo argomenta sul suo profilo facebook dove, periodicamente, ha anticipato che punterà la lente d’ingrandimento sugli atti sfornati dall’esecutivo Midili e sulle spese “disinvolte”. L’ultimo post riguarda le luminarie natalizie che quest’anno saranno a carico del comune per gravare i commercianti che si erano accollati negli ultimi anni la spesa. «Ci tengo a precisare subito che, a mio avviso, un’amministrazione fa il bene della città se abbellisce le strade con l’illuminazione a festa in occasione del Natale – premette Giovanni Formica – ma non fa allo stesso modo il bene della città se installa le luminarie (magari belle), anche quando le norme non glielo consentono. Noi, infatti, non lo abbiamo fatto; ci siamo arrangiati chiedendo aiuto ad associazioni e sponsor privati. In cassa ci sono circa 700 mila euro provenienti dall’imposta di soggiorno (dal 2015 al 2020), destinati alla valorizzazione turistica del nostro comune. Non sono stati spesi non perché non ce ne fosse necessità o voglia, ma soltanto perché la legge non consentiva (ancora) di farlo. E non lo consente nemmeno adesso (speriamo per poco tempo)». Tutto è legato al fatto che il comune di Milazzo si trova in gestione provvisoria perché non ha approvato il bilancio 2020 nel termine del 31 ottobre. Il Testo Unico degli Enti Locali dispone, tra le altre cose, che nel corso della gestione provvisoria l’ente può assumere solo «obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente». Il comune di Milazzo, però, con determinazione n. 153 del 20 novembre 2020, ha finanziato una spesa di 18.300 euro per l’installazione dell’illuminazione artistica natalizia (ditta New Sat con sede a Olivarella), su specifico atto di indirizzo del Sindaco, come riportato nelle premesse. «Si tratta di una violazione grave e, in questo caso, non si può pensare ad un errore in buona fede dal momento che parliamo di regole elementari, per quanto dure, per chi ha responsabilità di gestione della cosa pubblica», sostiene l’avvocato Formica. Altro post riguarda l’ampliamento dell’orario di lavoro di alcuni vigili della polizia municipale. Con deliberazione n. 143 del 18 novembre, la giunta municipale ha disposto l’integrazione oraria per 13 dipendenti part time, portando le ore di lavoro settimanali da 18 a 24, per alcuni e da 24 a 30 per altri. L’atto – secondo Formica – aggirerebbe il contratto collettivo e le norme sul fondo per il lavoro straordinari. Secondo l’ex primo cittadino non si tratterebbe di semplice straordinario e, la scelta del percorso amministrativo, aprirebbe la strada ad una serie di contenziosi. «I dipendenti in questione potrebbero, legittimamente, sostenere che ormai il loro contratto individuale di lavoro è stato modificato e non si può tornare indietro. In ogni caso, potrebbero, giustamente agire per ottenere le differenze stipendiali tenuto conto delle maggiorazioni previste dal contratto collettivo per la prestazione di lavoro supplementare. Contenzioso su contenzioso». Formica conclude argomentando che, in sostanza, l’amministrazione per mostrare segni di efficienza di fronte ai cittadini / elettori avrebbe «scelto di far sostenere all’ente una spesa che non può sostenere, indipendentemente dalla finalità che in astratto potrebbe essere condivisibile. Sorprende, ovviamente, che la deliberazione in questione sia munita dei pareri di regolarità tecnica e contabile favorevoli, nonostante la sua evidente illegittimità». DIETRO LE QUINTE: Da giorni gira una lettera anonima inviata a varie istituzioni locali e al prefetto che mette in dubbio la compatibilità di alcuni consiglieri e assessori comunali i quali avrebbero dichiarato il falso al momento dell’insediamento. Secondo lo scritto, la causa di incompatibilità è legata a debiti nei confronti dell’ente per il mancato pagamento di tributi a fronte di notifiche di avvisi con messa in mora già ricevuti. Tutti i nomi citati militano nella maggioranza del sindaco Midili. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.789 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT