Franco Scicolone (FOTO OGGI MILAZZO)Scontro nel Cda della Fondazione Lucifero, scricchiola la poltrona di Franco Scicolone 23 Ottobre 2020 Cronaca 5 Commenti Scricchiola la poltrona di Franco Scicolone all’interno del cda della Fondazione Lucifero. Il segretario dell’Ipab, Lucia Lombardo, ha scritto al sindaco di Milazzo Pippo Midili, e per conoscenza all’assessorato regionale alla Famiglia, chiedendo di procedere alla designazione di un nuovo componente dell’organo in rappresentanza del Comune, poiché – si evince dal contenuto che cita la Legge regionale 30/2000 – questa sarebbe, in sostanza, fiduciaria. Scicolone, che nei mesi di carica si è dimostrato molto attento alla gestione burocratica dell’Ipab di Capo Milazzo, ha già preso carta e penna diffidando a procedere alla decadenza. Cita i giudici amministrativi che in più occasioni si sono espressi su questa materia e sottolinea che la figura del componente nominato nel cda delle Ipab è «tecnico-professionale» e «che non è chiamata alla definizione dell’indirizzo politico del Comune». Nel documento, addirittura, cita la stessa legge a cui fa riferimento la segretaria Lombardo che all’articolo 6 riporta: «Le designazioni effettuate dagli organi preposti non creano alcun vincolo giuridico con i membri designati, che rappresentano solo ed esclusivamente la Fondazione», chiosa il componente del cda. Cinque anni fa la posizione dell’Ipab nei confronti di Antonio Nicosia ed Enzo Russo fu diversa al momento dell’insediamento del sindaco Giovanni Formica. «Sorprende che in un simile errore possa essere incorso il responsabile della gestione della Fondazione – continua Scicolone – considerato che la stessa già in passato è risultata destinataria di provvedimento specifico, in occasione della ritenuta decadenza, poi giudizialmente dichiarata illegittima, di un membro del Cda da parte del sindaco appena eletto». Scicolone ipotizza che le ragioni della “solerzia” sarebbero legate alla sua «puntuale attività di ricostruzione degli atti dell’Ipab svolta nei pochi mesi di esercizio della funzione», circostanza che avrebbe creato non poco «disappunto». La nota conclude che nel caso non dovesse essere convocato in occasione delle prossime sedute del Consiglio di amministrazione si rivolgerà alla procura di Barcellona per chiedere «l’accertamento di eventuali responsabilità penali». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.367 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT