«Niente corse in avanti né tanto meno imposizioni. Fratelli d’Italia, parte fondamentale della coalizione di centrodestra, intende coinvolgere, condividere e proporre ai cittadini di Milazzo, un programma serio, efficace ed in grado di aggregare. Ad oggi non c’è stata alcuna riunione tra le varie componenti del raggruppamento, riteniamo pertanto che ognuno parli a titolo personale».

Mancano poche settimane alla presentazione delle liste per le amministrative ma ancora le coalizioni non riescono a trovare la quadra. La Lega sembra intenzionata a mettere la “bandierina” sulla Città del Capo ma l’ultimo partito a mettere le cose in chiaro è Fratelli d’Italia rappresentato dalla deputata nazionale Ella Bucalo e dalla capogruppo all’Ars Elvira Amata.

Da sinistra Elvira Amata e Ella Bucalo

LE CARTE DI MIDILI. Fino ad oggi l’unico a giocare a carte scoperte è stato Pippo Midili, il consigliere comunale di opposizione che ha già presentato a novembre le due liste che lo appoggeranno nella corsa per la guida della città. Il suo “borsino”, però, rimane stazionario. Dopo un sussulto iniziale le “azioni” non decollano. Per il resto da un lato ci sono le macerie di un centro sinistra “ostaggio” del silenzio del sindaco uscente Giovanni Formica (Pd) che, in ogni caso, non ha ancora ipotizzato una eventuale alternativa. Dall’altro lato, dove aleggia odore di vittoria, c’è un surplus di auto candidature che però sono oggetto di veti incrociati.

IL TRIANGOLO CALDERONE, CATALFAMO, GALLUZZO NON LEGA. A creare ulteriore confusione è stato il passaggio alla Lega dell’onorevole Antonio Catalfamo che fino al giorno prima – complice un patto con il collega azzurro Tommaso Calderone –  sedeva al tavolo delle trattative con Forza Italia sollecitando l’appoggio a Midili in cambio di quello incondizionato al candidato di Calderone a Barcellona. La Lega, però, ha puntato da tempo alla guida di Milazzo con l’ex assessore all’Ambiente e attuale consigliere Damiano Maisano. Contemporaneamente il movimento di Salvini ha chiuso un accordo politico con Diventerà bellissima rappresentata dal deputato Pino Galluzzo rimasto fuori dal patto barcellonese (qualcuno lo ha battezzato pomposamente “Tricolore”, altri, ironizzando, “della crostata”).  Catalfamo, nonostante la casacca verde, vorrebbe mantenere la parola con Calderone (non si sa mai le loro strade potrebbero anche riunirsi) ma la Lega vorrebbe fare lo stesso con Galluzzo. In poche parole, qualcuno, dovrà far saltare gli accordi. E non sarà indolore. «Il centrodestra ancora non si è riunito e tutte le forze della coalizione meritano rispetto e pari dignità”, avverte Galluzzo su facebook.

MILAZZO SI TINGE DI VERDE. Ma perchè la Lega ha scelto Milazzo? Tenendo in considerazione il numero degli abitanti (e le relative proporzioni)  alle Europee di maggio la città del Capo è risultata tra i comuni più leghisti dell’isola (oltre il 25%). Dunque, complice la presenza del duo Damiano Maisano – Alessio Andaloro che si è dimostrato affidabile agli occhi dei vertici (da Matteo Francilia, coordinatore provinciale al senatore Stefano Candiani, commissario regionale) ha deciso di puntare tutte le fiches su questo territorio che potrebbe anche vedere scendere in campo personalmente Matteo Salvini. La settimana scorsa in un ristorante di Vaccarella  si è tenuta una cena con tuti i coordinatori provinciali dove a fare il padrone di casa è stato proprio Maisano.

Da sinistra Galluzzo e Catalfamo (FOTO OGGI MILAZZO)

FRATELLI D’ITALIA CERCA LA QUADRA. I progetti della Lega, però, non convincono gli alleati. «A nostro avviso – continuano Bucalo e Amata –  il nome del candidato che ovviamente non potrà prescinde da uno stretto rapporto con il territorio, arriverà solamente dopo aver ascoltato i pareri di tutte le parti interessate. Imprescindibile ovviamente resta la collegialità delle decisioni: è nostra intenzione incontrare, ascoltare e coinvolgere associazioni e organizzazioni, la società civile, i giovani e gli anziani, l’imprenditoria ed i commercianti».

TUTTI A CACCIA DEI DISSIDENTI. Il rischio di polverizzare l’area con più candidature è concreto, favorendo il centro sinistra che con un candidato moderato che guardi al Pd potrebbe pure arrivare al ballottaggio. Nel centro destra ad avere acceso da tempo i motori è l’ex sindaco Lorenzo Italiano che se non riuscisse a diventare il candidato di coalizione scenderebbe in campo ugualmente accogliendo i dissidenti che non credono vincente una candidatura della Lega (sarebbe la quarta volta consecutiva). C’è il medico Franco Cusumano, i suoi sostenitori sostengono di  avere già pronte svariate liste a sostegno. Rimane ferma la voglia di una discesa in campo di Fare Milazzo che ha scelto come front man l’imprenditore della formazione Danilo Ficarra. Negli ultimi giorni nella Piana ha preso consistenza anche quella del commerciante Maurizio Munafò desideroso di ritornare nell’agone politico dopo l’esperienza di consigliere comunale. 

Beppe Grillo con Barbara Floridia

I CINQUESTELLE CON GULLO E ALIBRANDO. A prendere parte alla competizione sarà anche un candidato dei Cinque Stelle. Ad occuparsi in prima persona della strategia è la senatrice Barbara Floridia. Lo scorso 6 gennaio sulla piattaforma Rousseau sono scaduti i termini per presentare le candidature a sindaco nei comuni in cui si ritorna al voto. Ogni iscritto poteva auto candidarsi. Da Milazzo sono stati convocati per il colloquio romano gli attivisti del meetup Cinzia Alibrando e l’avvocato Simone Gullo. Se da Roma arriverà l’okay avranno l’incarico formale di comporre una lista assieme al “facilitatore” Barbara Floridia ed eventualmente aprire a liste civiche. Da tempo c’è un dialogo aperto con Azione Civica che propone il medico Giovanni Utano. Ma niente viene dato per scontato, assicurano i Cinquestelle.

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laverità
laverità
4 anni fa

siamo a mare in tutti i sensi…che gente…ma dove vogliamo andare??

Diego
Diego
4 anni fa

Volti nuovi, aria fresca, legalità e PRIMA I MILAZZESI!

mario
mario
4 anni fa

milazzesi trattati come un gregge di pecore da spartire tranquillamente per interessi.

milazzese 1
4 anni fa

Ci sono i soliti giochi di potere e spartizioni varie. Non cambierà nulla a Milazzo se non si insedieranno giovani puliti e preparati.

Carmelo
Carmelo
4 anni fa

Destra, sinistra, su, giù , tutti a spennarsi per ricavare un tornaconto personale in termini di numeri. La situazione disastrosa di questo territorio è sotto gli occhi di tutti, questa politica ha solo prodotto macerie e munnizza. Sarebbe ora che i milazzesi, almeno quelli con un minimo di amor proprio, diano un bel due di picche alla solita classe politica. Speriamo