Corteo “No Css”: «Non ci saranno Black Bloc o proteste violente» 13 Marzo 2016 Ambiente 17 Commenti «Non ci saranno black bloc, No Global o manifestanti che in qualche modo potranno rovinare con iniziative violente il corteo pacifico “anti Css” previsto oggi a Milazzo». Ad assicurarlo gli organizzatori del corteo di protesta che partirà alle 15 da Piazza San Papino con la benedizione dei parroci don Peppe Trifirò (Archi) e padre Marco D’Arrigo (Sacro Cuore) e che attraverserà le principali strade mamertine. Il tempo dovrebbe reggere. Secondo le previsioni metereologiche fino alle 18 non ci saranno precipitazioni nel centro di Milazzo. Confortati dagli addetti ai lavori, poco fa, è stata confermata la manifestazione che rischiava di essere rinviata ad aprile, dopo la Pasqua. «Nei giorni scorsi si sono sono diffuse voci infondate sulla presenza di gruppi estremisti provenienti da fuori Milazzo che dovrebbero minare lo spirito pacifico del corteo – continuano gli organizzatori – ma così non è. Si tratta di una “strategia del terrore” che vorrebbe trasformare in un flop questo forte segnale dei residenti contro la realizzazine dell’inceneritore di Css (combustibile derivato dai rifiuti) all’interno della centrale A2A/Edipower di San Filippo del Mela». Il centro cittadino da stamattina è monitorato da polizia, carabinieri, vigili urbani. Previsti un centinaio di agenti. Con ordinanza del sindaco (e su disposizione delle forze dell’ordine e della Prefettura) è stata vietata la sosta delle auto nelle strade attraversate dal corteo e rimossi i cassonetti dei rifiuti. Stamattina alcuni carri attrezzi hanno rimosso decine di mezzi in zona vietata. Tra i commercianti è scattata una sorta di psicosi: sarebbe stato raccomandanto di abbassare le saracinesche e di rimuovere strutture mobili fuori dai propri locali. «A nostro giudizio si tratta di esagerazioni – continuano gli organizzatori – ci saranno come in altre occasioni associaziazioni, famiglie, bambini, anziani che in modo pacifico vogliono difendere il nostro territorio». In queste ore numerosi gli appelli delle associazioni: «É fondamentale la presenza massiccia della popolazione per far capire alle istituzioni regionali e nazionali che il territorio non è più disposto ad ospitare colossi industriali che intendono realizzazione impianti altamente inquinanti e dannosi per la salute pubblica con enormi profitti economici per gli inquinatori», scrive Adasc. Olga Nassis dell movimento #decidiamonoi sottolinea l’importanza di difedendere «la salute e la vita dei nostri figli». Giacono Di Leo del Pcl (Partito comunista lavoratori), in una nosta sostiene che «Il Css (combustibile solido secondario) è già tristemente noto per la produzione di diossine e metalli pesanti nell’aria in quantità maggiori di un pur pericoloso moderno inceneritore di rifiuti. Secondo studi epidemiologici della Procura di Savona un’incidenza altissima di morti per tumori e malattie è già stata sperimentata presso un’analoga centrale di Vado Ligure. Bisogna Lottare, quindi, per evitare la costruzione e la messa in opera di un altro strumento di morte in questa zona». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.249 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT