Il corteo contro il Css di MilazzoMilazzo, duemila persone (e un black bloc) al corteo contro l’inceneritore 13 Marzo 2016 Ambiente 18 Commenti Circa duemila persone hanno sfidato il maltempo e sfilato per le vie di Milazzo gridando il loro no alla realizzazione di un inceneritore alla centrale termoelettrica Edipower/A2a. Il corteo che ha visto protagonisti una quarantina di associazioni cittadine riunite sotto l’hashtag #Decidiamonoi, ma anche delegazioni provenienti dalla valle del Mela, da Messina, da Caccamo e dalla Calabria, è stato capeggiato dai sindaci (o loro rappresentanti) di Milazzo, Barcellona, Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Torregrotta, Terme Vigliatore, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, Rometta, Valdina, Monforte San Giorgio, San Pier Niceto, Furnari, Saponara con tanto di fascia tricolore. Padre Giuseppe Trifirò A sorvegliare il corteo, sempre composto e pacifico, decine di poliziotti, carabinieri e vigili urbani. Nessuna traccia di black bloc o No Global che – in base a indiscrezioni – avrebbero dovuto turbare la manifestazione ambientalista. Alla fine l’unico “facinoroso” si è rivelato padre Giuseppe Trifirò, parroco di Archi, che ha aperto l’iniziativa con un duro intervento: «Questa sarà l’ultima manifestazione pacifica – ha avvertito il “black bloc” nostrano – se si continuerà a parlare di inceneritore le prossime saranno iniziative eclatanti». Più diplomatico padre Marco D’Arrigo. «Dobbiamo preservare il territorio e la salute». Durante il corteo tanti gli slogan e le bandiere dei sodalizi. Se fosse apparso un barlume di sole verso l’ora di pranzo i manifestanti sarebbero stati sicuramente molti di più con tante famniglie al seguito bloccate dalla pioggia. I sindaci che hanno partecipato al corteo contro il Css In via Medici si sono alternati ai microfoni alcuni alunni degli istituti superiori cittadini che hanno espresso il loro diritto alla vita. Il sindaco di Milazzo Giovanni Formica, in rappresentanza della presenza politica, ha firmato pubblicamente un documento programmatico in cui sposa la lotta al progetto dell’inceneritore con l’utilizzo del Css (combustibile derivato dai rifiuti) e di portare avanti tutte le iniziative necessarie per opporsi. A prendere la parola, poi, è stato Samadhi Lipari, uno dei primi a promuovere iniziative contro l’inceneritore che – rompendo i patti tra associazioni e comitati che non hanno fatto interventi – ha attaccato il governo Crocetta e Renzi di supportare la creazione dell’impianto nella valle del Mela. «Non esistono inceneritori che non inquinano e Crocetta e Renzi stanno condannando la valle del Mela», ha tuonato. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.666 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT