Entro fine febbraio sarà di nuovo accessibile il tratto dell’asse viario di Milazzo chiuso nei pressi dello svincolo Porto a causa di un grave incidente avvenuto il mese scorso. Ma solo ad una corsia. La decisione è stata presa sulla scorta di uno studio dell’ufficio tecnico comunale e la relazione dei vigili urbani che da un paio di giorni si trovano sulla scrivania del sindaco Giovanni Formica, titolare delle deleghe Viabilità e Polizia municipale.

Dopo l’incidente del 6 gennaio, quando una ford Mondeo precipitò dall’asse viario sulla strada sottostante sfondando il guardrail, in realtà il tratto fu riaperto ma solo per un giorno. All’indomani dalla riapertura si sono verificati ben due incidenti nello stesso punto, danneggiando per l’ennesima volta le protezioni.

«L’intervento per rendere definitivamente sicuro il tratto stradale è economicamente importante e non siamo in grado di affrontarlo in questo momento – spiega Formica – dunque riapriremo la viabilità consentendo alle automobili di percorrere il tratto solo ad una corsia e a velocità ridotta in modo da evitare il contatto con la parte destra dove sono posti i guardrail. Non l’abbiamo fatto fino ad oggi solo perchè siamo in attesa della segnaletica idonea. Capisco i disagi degli automobilisti e di alcuni operatori commerciali ma la vita umana conta più di tutto il resto».

A subirne i disagi non sono stati solo gli automobilisti che nelle ore di punta rimangono bloccati in file chilometriche, ma ad avere un danno economico sono pure i rifornimenti di benzina che operano lungo la parte terminale dell’arteria stradale in direzione Milazzo (lato mare). I titolari degli impianti gestiti dalla Guido sas e Globalauto Service srls hanno scritto al sindaco Formica sollecitato la riapertura dell’asse viario. In caso contrario si riservano di «tutelare i propri interessi stante il protrarsi della situazione attuale». Nella lettera del 19 febbraio manifestano «gli enormi disagi, soprattutto economici, che stanno subendo nell’ultimo mese e mezzo, derivanti dalla chisura totale del tratto». «Questo tipo di interruzione, inaccettabile con le attuali modalità non essendoci alcun tipo di problema al manto stradale, – scrivono –  impone agli automobilisti una deviazione sulla strada statale 72 creando lunghe code e non agevolando il rientro nell’asse viario. Le conseguenti perdite di flussi veicolari si ripercuotuono in un decremento di circa  il 50% su tutte le attività inesistenti nei due impianti, con ripercussioni anche sul personale impiegato». A conclusione chiedono «l’immediata risoluzione dei problemi che hanno causato l’inopinata chiusura dell’asse viario, arteria cittadina diventata ormai insostituibilee, di conseguenza, la successiva riapertura almeno di una corsia della strada interessata, al fine di mitigare i disagi fino ad ora subiti».