Il porto di Milazzo accorpato a Gioia Tauro, scatta la protesta 7 Luglio 2015 Cronaca 7 Commenti Carmelo Formica Levata di scudi per il progetto di accorpare l’Autorità portuale di Messina-Milazzo con quella di Gioia Tauro. Le proteste arrivano da tutti i fronti: dall’ex candidato a sindaco Carmelo Formica al consigliere comunale Pippo Midili, già assessore nell’amministrazione Pino. «Milazzo – scrive il medico Carmelo Formica da sempre vicino alle problematiche portuali – deve fare valere il proprio peso in termini di traffico marittimo avendo lo stesso porto una valenza non comune non solo in virtu’ del traffico con le Isole Eolie, ma anche alla presenza massiccia di navi mercantili addette al carico-scarico di ferro per l’Acciaieria e al traffico di combustibile per la Raffineria, quindi la realtà milazzese e’ di supporto indispensabile all’Autorita’ portuale di Messina-Milazzo». Secondo Formica il futuro del porto «merita una attenzione particolare da parte degli amministratori locali che mettano in luce un’autorevolezza preminente nel panorama marittimo italiano in modo che Milazzo riacquisisca quella importanza meritata per le scelte strategiche per lo sviluppo portuale e che non entri in un calderone che comporterebbe un ruolo marginale e secondario rispetto a scelte sicuramente poco provvidenziali per l’importanza strategica del porto Milazzese». Secondo Formica «se il Ministero non dovesse accogliere l’eccezione della realtà del Nord – Est Sicilia, Milazzo dovrebbe valutare di operare una scelta opportunistica di una automia gestionale con la possibilità di incassare e disporre dei proventi ricavati appunto dalle tasse che il corposo flusso marittimo, che ricade nel Milazzese, genera». Anche il consigliere Pippo Midili è perplesso sull’accorpamento delle due realtà. «Come milazzesi non possiamo consentire che le risorse dell’Autorità portuale di Messina e Milazzo servano a ripianare la grave situazione economica di Gioia Tauro ne possiamo consentire che le ingenti somme generate ogni anno dal nostro Porto finiscano con l’essere destinate chissà a chi ed a cosa», scrive Midili. «Di certo il destino del Porto di Milazzo sembra definitivamente segnato – aggiunge – Un semplice serbatoio di denari che finiranno altrove con nessuna possibilità di vedere un’azione di crescita per la portualità mamertina. Noi chiediamo all’Amministrazione di avviare immediatamente le pratiche burocratiche per uscire dall’Autorità Portuale ed avviarci ad un cammino di porto regionale che, concertato e studiato può ridare il giusto ruolo ad un importante parte del nostro territorio. Assistere in silenzio ad un accordo politico di “ fiducia” tra Messina e Gioia Tauro non è consentito». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.733 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT