Ad un sub originario di Catania una battuta di pesca nel mare di Ponente è costato 4 mila euro di multa, oltre a sequestro di tutta l’attrezzatura. L’uomo è stato sorpreso nella tarda serata di mercoledì dai militari della Guardia costiera mamertina, assieme ad una volante del Commissariato di Polizia, sulla strada del Tono, nei pressi dello stadio Grotta Polifemo. G. A., 53 anni, catanese a quanto pare, aveva concluso da pochissimo un’immersione, con l’ausilio di autorespiratori. Le forse dell’ordne hanno sequestrato due bombole da sub, erogatore, maschera subacquea, torcia subacquea, fucile ad aria compressa 70 centimetri, asta con fiocina, pinne, nonché due chilogrammi di pesce, frutto dell’attività illecita, che il catanese, con l’ausilio di altre tre persone, stava tentando di occultare a bordo di un furgone.

La normativa comunitaria e nazionale in materia di pesca subacquea sportiva vieta l’utilizzo di autorespiratori con il fucile subacqueo e prevede, peraltro, il divieto di praticare tale tipo di pesca in ore notturne. Al pescatore diportista è stato, altresì, elevato un verbale amministrativo di 4000 euro. Successivamente il prodotto ittico sequestrato è stato sottoposto a verifica del personale del servizio veterinario dell’ASP di Messina, e quindi donato ad un istituto benefico. Gli attrezzi utilizzati per la pesca, invece, saranno confiscati e distrutti. «A tutela della risorsa ittica e dell’ambiente marino, – ha assicurato il capo del Compartimento marittimo mamertino, capitano di fregata Fabrizio Coke, i controlli proseguiranno nei prossimi giorni, al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca illegale».