Prostituzione a Milazzo, affitti da tremila euro per un sacerdote 28 Aprile 2016 Cronaca 6 Commenti L’avvocato Diego Lanza I DETTAGLI. Tremila euro complessivi. E’ questa la somma che avrebbe incassato il sacerdote D.S., 82 anni, dall’affitto dei due appartamenti confinanti nel condominio di via Spiaggia di Ponente, 6. Un prezzo ritenuto, evidentemente, sospetto dagli inquirenti che hanno sequestrato gli immobili applicando i sigilli tramite gli agenti del commissariato di polizia di Milazzo. All’interno – secondo l’accusa – operavano delle giovani donne sudamericane che si prostituivano con cifre tra i 50 e i 70 euro. A ricevere l’informazione di garanzia, oltre al prete, una dipendente comunale R.F., 65 anni, che affittava nello stesso palazzo un altro appartamento utilizzato per identico scopo, e una donna brasiliana, P.M.D.P, 35 anni, residente a Catania che ufficialmente era la locataria di uno degli immobili del sacerdote. Secondo le indagini una sorta di maitresse. Il contratto di affitto da 1500 euro netti, della durata di 15 mesi, sarebbe scaduto a luglio. Stessa scadenza per l’altro immobile affittato dall’anziano prelato alla stessa cifra ad una altra connazionale. I locali, a sua volta – in base alle risultanze delle indagini – venivano sub-affittati a ragazze provenienti, principalmente dalla Colombia e da Cuba, che ruotavano periodicamente. L’ipotesi di reato, per tutti e tre, è quello di «avere concesso gli immobili ammobiliati con lo scopo di esercizio di una casa di prostituzione, e comunque vi tolleravano abitualmente la presenza di una o più persone che, all’interno dei locali, si davano alla prostituzione». Il sopralluogo all’interno delle case di appartamento sarebbe avvenuto lo scorso febbraio, all’interno sarebbero state trovate donne in atteggiamenti inequivocabili. Il sequestro è stato disposto dalla procura di Barcellona solo la scorsa settimana. Il sostituto procuratore Federica Paiola, titolare dell’indagine, “in considerazione dello stile di vita, senza fissa dimora” ha chiesto al Gip di procedere al cosiddetto incidente probatorio delle cinque donne straniere che avrebbero operato all’interno. In poche parole si sarebbe dovuto acquisire le testimonianze per cristalizzarne le dichiarazioni da utilizzare in dibattimento per dimostrare le responsabilità dei tre indagati. Ma il gip Salvatore Pugliese, ieri, l’ha negato. A quanto pare le ragazze, non essendo destinatarie di alcun tipo di provvedimento, avrebbero già fatto perdere le tracce. Impegnati nella difesa degli imputati gli avvocati Diego Lanza, Andrea Calderone, Giuseppe Currò (questi ultimi due d’ufficio). Leggi anche: PROSTITUZIONE A MILAZZO, LA VERSIONE DEL SACERDOTE INDAGATO (CLICCA QUI) Leggi anche: Prostituzione a Milazzo, annullata la condanna per l’ex impiegata comunale che aveva affittato la casa Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.400 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT