E’ stata fissata per il 15 dicembre l’udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio dei 14  indagati coinvolti in una storia di presunti brogli elettorali avvenuti durante le elezioni per il rinnovo dell’assemblea regionale siciliana del 2017. Tra questi due politici milazzesi molto noti: Santino Catalano, già deputato regionale e l’ex sindaco, attuale consigliere comunale, Lorenzo Italiano. Tutto verte sui “pacchetti” da mille euro che sarebbero stati pagati per captare voti tra Messina e la provincia tirrenica.  Messinese. A firmare gli atti il sostituto della Distrettuale antimafia di Messina Fabrizio Monaco. Tutto nasce da un’indagine della Dia di Catania sui brogli nella zona etnea alle regionali del 2017 che poi s’è allargata anche ad altri ambiti siciliani, coinvolgendo più persone.

Le “mazzette” distribuite ai grandi elettori della provincia di Messina servivano per incamerare voti e far eleggere all’Ars nel 2017 il milazzese Santino Catalano, l’ex deputato, eletto nel 2008 con l’Mpa, poi dichiarato decaduto. Tra gli indagati anche l’ex consigliere provinciale di Messina Carlo “Roberto” Cerreti con cui Catalano avrebbe avuto “stretti contatti”. Un altro filone riguarda, invece, la corsa all’Ars anche del sindaco di Fondachelli Fantina Marco Pettinato nello stesso anno (in questo contesto sarebbe coinvolto Lorenzo Italiano).

L’inchiesta di Messina è nata come troncone dell’operazione “Gorgoni”, con cui la Dia di Catania monitorò le elezioni per la corsa a sindaco del Comune di Aci Catena, e le pesanti infiltrazioni e ingerenze durante la campagna elettorale del clan mafioso etneo dei Laudani, arrivando poi a documentare nello stesso comune anche le ingerenze del clan Cappello nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. Quell’indagine – si legge negli atti – mise a fuoco però anche altro, e cioé che parecchi indagati nell’ambito catanese si spendevano anche a favore di Santo Catalano, in quel periodo candidato all’Ars nella lista “Popolari e Autonomisti”, nel collegio elettorale di Messina.

Secondo le indagini l’ex deputato Catalano, nuovamente in corsa nel 2017, aveva ottenuto una somma di denaro a tassi d’usura per finanziare la sua campagna elettorale  (12 mila euro) e distribuiva “pacchetti” da mille euro in sù a procacciatori di voti, avvalendosi per questo della collaborazione di Cerreti. Catalano e il suo entourage programmarono una serie di contatti (allacci) anche in quartieri ad alta densità criminale come Camaro, Giostra e Minissale, attraverso la mediazione di esponenti dei vari gruppi».

I 14 indagati citati nell’atto conclusivo delle indagini ex art. 415 bis c.p.p. e che si dovranno difendere durante l’udienza preliminare del 15 dicembre sono: l’ex consigliere provinciale a Messina Carlo “Roberto” Cerreti, 47 anni; l’ex parlamentare regionale Santo Catalano, 54 anni; l’attuale consigliere comunale di Milazzo Lorenzo Italiano, 62 anni, ex sindaco e candidato a sindaco alle ultime amministrative; il sindaco di Fondachelli Fantina Marco Pettinato, 38 anni e il padre ed ex sindaco del centro montano Francesco Pettinato, 65 anni; la candidata a sindaco di Librizzi alle ultime amministrative Maria Pamela Corrente, 46 anni; Armando Buccheri, 73 anni di Terme Vigliatore; Carmelo Fascetto, 40 anni, di Nicosia; del milazzese Francesco Salmeri, 39 anni; dei messinesi Placido Smedile, 56 anni, Davide Lo Turco, 41 anni, e Giuseppa Zangla, 49 anni, l’imprenditore Enrico Talamo, 61 anni, che avrebbe agito su Tortorici, e infine il milazzese Rocco Cambria, 64 anni.

 

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peppino
peppino
2 anni fa

se questi tipi di accordi rientrano nell’accezione “trattative”, non è reato. Chi vota conosce bene il personaggio a cui da fiducia. se ci troviamo nella merxa la colpa è solo nostra. un esempio:Ci facciamo insultare da Salvini e votiamo Lega !

Cittadino attentissimo
Cittadino attentissimo
2 anni fa

da una parte si dichiarano 3 mila euro di reddito, dall’altra si distribuiscono decine di migliaia di euro in contributi elettorali. Da dove vengono questi soldi?

Cittadino attento
Cittadino attento
2 anni fa

Dovrà spiegarlo ai Magistrati, mi auguro che non finisca in prescrizione come l’altro processo.

Portavoce
Portavoce
2 anni fa

Tranquillo che la sentenza definitiva arriverà subito dopo la prossima candidatura dell’ex amministratore… Giustizia ad orologeria…

Cittadino attento
Cittadino attento
2 anni fa

Che però italiano cercasse i voti per il figlio di Genovese, di questo non è dovuto sapere, giornalista non coerente e trasparente.

ciccio
ciccio
2 anni fa

solo Italiano?