«Riteniamo che la nostra proposta per il Polo energetico integrato di San Filippo del Mela sia utile e interessante per le esigenze del territorio. In particolare il progetto per l’impianto di recupero della frazione umida dei rifiuti differenziati dai cittadini, oltre a garantire benefici per l’ambiente è una soluzione per ridurre l’importo della tari pagata dalle famiglie. Ora leggeremo bene l’istanza di rigetto per capire quali sono gli elementi che possono essere messi a posto». Il commento di A2A alla bocciatura del progetto di impianto Forsu (trattamento frazione umida dei rifiuti e produzione di biometano) all’interno della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela è il più moderato. Dai sindacati a Sicindustria al sindaco di San Filippo del Mela sono tutti uniti nel difendere la riconversione della centrale a Polo delle energie con un investimento di 450 milioni di euro.  A porre il veto è stato l’assessorato regionale al territorio Ambiente.

«È incredibile, surreale – commenta senza mezzi termini Ivo Blandina, vice presidente regionale di Sicindustria – 
Il paradosso tutto siciliano è che in assenza di impianti che possano abbattere i costi di smaltimento dei rifiuti si respingono le richieste di autorizzazione per realizzare ciò che serve.
La questione A2a è l’esempio di ciò che non dovrebbe accadere! Il piano di riconversione riconosciuto da tutti, ambientalisti in testa, come una risposta corretta e in linea con gli obiettivi di riconversione industriale ed energetica, è stato bocciato!
Da chi e perché? Da un apparato burocratico senza alcun controllo che decide in totale autonomia su cosa fare non fare in Sicilia, e da una politica che non smette di dare risposte demagogiche e insensate e che non è in grado di avviare e completare processi di innovazione e cambiamento.
Continueremo per anni a smaltire a costi altissimi (economici, sociali e ambientali) trasportando quello che qui è solamente munnizza in altre zone del paese e d’Europa dove viene trasformata in ricchezza. Per non parlare dell’eredità pesantissima che lasceremo ai nostri figli continuando ad ammucchiare rifiuti nelle discariche».
Secondo Blandina quello di San Filippo del Mela è un impianto che può ancora svolgere la sua funzione industriale e produttiva, creando valore e occupazione: «la riconversione è l’unica risposta efficace alla esigenza di energia pulita e di smaltimento sostenibile dei rifiuti prodotti dalla nostra comunità».
Sicindustria chiede al governo regionale di nominare un commissario con poteri speciali per affrontare e risolvere il blocco delle autorizzazioni per impianti indispensabili per il ciclo dei rifiuti. «E per completare il quadro ricordiamo le parole del management dell’azienda (primo player italiano, ad azionariato totalmente pubblico): “non esiste un piano B!” Nel caso di diniego del progetto di riconversione presentato la prospettiva è quella della dismissione».

Anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Messina, Giovanni Mastroeni, Nino Alibrandi e Ivan Tripodi giudicano grave la decisione del Governo Regionale, attraverso l’assessore al ramo Cordaro. «L’obiettivo del gruppo A2A era la realizzazione di un impianto che, attraverso il trattamento della frazione organica derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti, produca gas naturale (biometano), ottenuto da fonte rinnovabile. Un progetto che riduce in modo radicale le emissioni di ossidi di azoto e l’annullamento delle emissioni di ossidi di zolfo e polveri. Un progetto che nei giorni scorsi , in un convegno promosso da A2A, ha avuto il consenso delle parti sociali (sindacati e Sicindustria) degli ambientalisti, di tutte le amministrazioni comunali della zona del Milazzese e del mondo della scuola e della cultura. Un progetto che rappresenta la piena realizzazione del binomio tra ambiente e lavoro. Nel respingere la decisione del governo regionale, auspichiamo l’urgente apertura di un tavolo di confronto a livello regionale fra il governo e tutti i soggetti coinvolti nell’importante vertenza», concludono i sindacati.

Il sindaco di San Filippo del Mela, Gianni Pino, esprime la sua amarezza. «A nostro giudizio l’opera coniugava il rispetto del territorio e una risposta occupazionale di cui il nostro comprensorio ha un forte bisogno. Tra l’altro A2a dal 2019 attende dalla regione  le autorizzazioni per riconvertire gli impianti in ciclo combinato (da olio combustibile a metano), ritardi che stanno mettendo a rischio investimenti per ulteriori 420 milioni di euro».

 

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Gandalf
2 anni fa

Tutti gli ambientalisti del mondo stravedono per le centrali a biogas e solo gli ambientalisti di qui invece vogliono che ancora tutto finisca in discarica. O nella migliore delle ipotesi una bella centrale a biogas nel Sahara!

Marcoss
Marcoss
2 anni fa

Ma chiedetela è facciamo un parco al suo posto

Realista
Realista
2 anni fa
Reply to  Marcoss

Concordo… così ve ne tornate tutti a zappare la terra!!!

Tony
Tony
2 anni fa
Reply to  Realista

zappare la terra non è un insulto ma un nobile mestiere

Gandalf
2 anni fa
Reply to  Tony

Inizia a farlo se sei capace e vediamo come fai a campare!

Tony
Tony
2 anni fa
Reply to  Gandalf

è il mio mestiere

giovanni
giovanni
2 anni fa
Reply to  Tony

certo oltre che rispettabilissimo e bellissimo il tuo mestiere ma pensa che anche per fare il tuo mestiere ai bisogno di energia che sicuramente e meglio se prodotta da fonti rinnovabili pensa solo per innaffiare che per il tuo mestiere e importantissimo serve energia per il tuo trattore per le tue concime rifletti prima di distruggere tutto perché non si costruisce chiudendo tutto ma trasformando ciao buona riflessione.

Tony
Tony
2 anni fa
Reply to  giovanni

le attrezzature agricole oramai sono quasi tutte elettriche compreso il trattore…. Il vero problema è che dopo 60 anni di raffineria e centrale enel le falde acquifere sono inquinate e non è buona neanche l’acqua per annaffiare

Salvo
Salvo
2 anni fa
Reply to  Marcoss

E si vive di parchi aria pulita e tasche vuote… Viva i figli di papà che non hanno mai lavorato

Onnep
Onnep
2 anni fa

Andatevene e lasciate pulito, noi pianteremo un milione di alberi in onore dei tanti morti da olio combustibile bruciato notte e giorno per quaranta anni

Realista
Realista
2 anni fa
Reply to  Onnep

Bravo e poi aspetti che crescono, li tagli, li vendi e li ripianti… tutti falegnami…Olé !!!

carmelo
carmelo
2 anni fa
Reply to  Onnep

Sei incredibilmente ignorante, non sai di cosa parli, come tutti gli imbevuti di propaganda straparli, usi i morti in maniera strumentale

Tony
Tony
2 anni fa

milazzo è stata martoriata da oltre 50 anni, fate questo ecomostro da un altra parte, in sicilia le aree abbandonate e desertiche lontano dai centri abitati non mancano

Giuseppe Castiglia
Giuseppe Castiglia
2 anni fa
Reply to  Tony

Vergognatevi

h2o
h2o
2 anni fa

chissà chi avrà interesse a non realizzare l’impianto (forse chi guadagna sulla munnizza?)