Coop Alleanza 3.0. lascia la Sicilia e si prepara a cedere il marchio e i suoi punti vendita al gruppo Radenza, una holding che controlla altre quattro società e il marchio Crai nell’isola. Ad essere interessato al passaggio anche l’Ipercoop del Parco Corolla con una superficie di circa 6mila metri quadri. Se Milazzo manterrà la sua superficie espositiva (nel resto della Sicilia è stata annunciata una riduzione complessiva del 35,1%) notizie meno confortanti arrivano sul piano occupazionale visto che sarebbe previsto un esubero di personale di circa 22 unità su cento dipendenti.

«Il tavolo ha fatto emergere prospettive di crescita e di mantenimento delle condizioni contrattuali e retributive – comunicano Giovanni Mastroeni e Giselda Campolo, rispettivamente segretario generale della CGIL e della Filcams di Messina – ma i 22 esuberi dichiarati sull’IperCoop del Parco Corolla di Milazzo sono circa un terzo del personale coinvolto nella nostra provincia. E questo ci lascia preoccupati per la salvaguardia occupazionale e fermi sulla posizione che qualunque operazione non deve comportare costi per i lavoratori. Non si dovrà perdere nemmeno un posto di lavoro né permettere alcuna forma di riduzione del salario”.

L’intento è di assorbirli entro il 2024 grazie a un potenziale trend di crescita del 5% annuo e attraverso il ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria per 24 mesi.

La rete vendita di Coop Alleanza 3.0 comprende sette ipermercati e cinque supermercati. Il gruppo Radenza detiene attualmente il marchio Crai, con circa 450 milioni di fatturato e 40 milioni di patrimonio netto. «Coop non è il primo colosso della Gdo a lasciare l’isola – continuano Mastroeni e Campolo – e, nonostante la forte presenza delle organizzazioni sindacali ai tavoli, nella quasi totalità dei casi non è stato possibile invertire il disinvestimento delle grandi aziende sul territorio. È un’evidenza di cui la politica si deve far carico. Messina e la Sicilia devono tornare una terra attrattiva per i capitali e per quelle aziende che applicano con trasparenza i contratti e la normativa se vogliamo attuare una efficace lotta alla povertà retributiva e dei diritti».

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Gandalf
3 anni fa

I supermercati hanno fatto chiudere le botteghe, gli ipermercati hanno fatto chiudere i supermercati, i discount e amazon faranno andare in crisi ipermercati e shopping centers……se poi aggiungi che chi amministra ha autorizzato l’apertura di punti vendita probabilmente in eccesso a fronte del numero utenti, non credo che ci si possa aspettare esito diverso.

Franco
Franco
3 anni fa

Ma che licenziassero pure,che questi polentoni non mettano più piede qui da noi. Ci sono migliaia di opportunità migliori rispetto ai loro comportamenti. Sparite ma per sempre.

Peppe
Peppe
3 anni fa

Qua bisogna fare la rivoluzione… ci vorrebbe il coraggio di licenziarsi tutti e fare in modo che nessuno accetti i salari miseri che questi proporranno . Conviene come dice il buon Salvini restare sul divano e accettare il reddito di cittadinanza. Mi piacerebbe vedere un cartello con su scritto “chiuso per mancanza di personale “. E che loro investimenti finanziari andassero a farsi f…..
.

Verità
Verità
3 anni fa

Mentre nelle aziende private molti lavoratori rischiano di rimanere disoccupati,nella vicina Barcellona c’è un ospedale che da parecchi mesi non eroga alcuna prestazione ma vengono pagati regolarmente quasi 400 stipendi mensili. VERGOGNA!

Falsità
Falsità
3 anni fa
Reply to  Verità

abbastanza falso. i 1000 euro promessi da stato e regione quando infermieri e personale ospedaliero in generale erano in prima linea contro qualcosa di sconosciuto e con poche protezioni, non si sono mai visti, ed ora, con zero ricoveri hanno tagliato il lavoro del personale che viene pagato la metà di quanto veniva pagato precedentemente. ricordiamoci che chi lavora lì ha studiato per lavorarci ed hanno anche delle famiglie e se stessi da mantenere, non possono fare altro e non vengono nemmeno spostati altrove perché si prevedono nuove ondate con la Delta. prima di puntare il dito verso il personale… Leggi il resto »

Antonio
Antonio
3 anni fa

Tali colossi della “gdo” mettono tutti a turni di part time che equivalgono a spero 700 euro al mese.Tale paga equivale a un reddito di sussistenza, quindi se vanno via è meglio. L’incognita sono le ascendenti gdo siciliane abituate al libertismo dei pagamenti dei salari,orari, buste paghe e licenziamenti