Quarantamila euro per la messa in sicurezza della banchina di piazza Ngonia del Tono interessata da un cedimento strutturale.

La giunta municipale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo, ha approvato il progetto esecutivo redatto dall’ingegnere Fabio Marino per l’importo di 40 mila euro che «consentirà di scongiurare ulteriori crolli limitando così i pericoli per la pubblica incolumità e contestualmente mantenere un adeguato decoro alla fascia di arenile limitrofa alla Ngonia del Tono».

I lavori dovrebbero iniziare a breve, considerato che le somme sono disponibili nel bilancio comunale approvato la scorsa settimana e dunque sarà solo necessario procedere all’individuazione della ditta che dovrà eseguire i lavori  e ottenere la consegna delle aree da parte del demanio marittimo, visto che i manufatti ricadono nell’area di competenza dell’ente regionale.

Non dovrebbero esserci lungaggini visto che si tratta peraltro a rimuovere una criticità. L’intervento non è stato solo sollecitato dai residenti ma da chi è solito frequentare quello che viene definito uno degli angoli più suggestivi di Milazzo.

“Nel contempo – dichiara il sindaco Pippo Midli – presenteremo nei prossimi giorni negli uffici regionali del Commissario per l’emergenza per il dissesto idrogeologico, una progettazione definitiva per il consolidamento del costone roccioso sovrastante la Ngonia del Tono che prevede anche il potenziamento della regimentazione delle acque meteoriche che interessano gli impluvi naturali che convergono sulla piazza».

DIETRO LE QUINTE. Il cedimento non sarebbe dovuto all’erosione costiera ma – secondo alcuni addetti ai lavori – all’inadeguato convogliamento delle acque predisposto nel corso della riqualificazione di piazza Ngonia Tonio. Arrivano anche le acque della vicina via delle Magnolie. Il punto di incontro tra le due condotte è un tombino che regolarmente “esplode” durante le piogge.

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INCOMPETENTI
INCOMPETENTI
3 anni fa

Il cedimento non sarebbe dovuto all’erosione costiera ma – secondo alcuni addetti ai lavori – all’inadeguato convogliamento delle acque predisposto nel corso della riqualificazione di piazza Ngonia Tonio..MA NON MI DIRE??aggiungiamo anche la costruzione del palazzaccio…. cmq dai c’è tempo ancora..i lavori facciamoli iniziare a luglio/agosto..

laverità
laverità
3 anni fa
Reply to  INCOMPETENTI

sono d’accordo

Marco
Marco
3 anni fa

Midili questi sono lavori tuoi non tu scuddari!!1

Davide
Davide
3 anni fa

Servirebbero quarantamila euro, dati in pasto ad avvocati con le palle, per denunciare chi ha eseguito, a suo tempo, quei disastrosi lavori: progettisti, ingegneri, architetto (un genio della progettazione), direttore dei lavori, ufficio tecnico comunale, e firmatari vari. Nemmeno nei villaggi rurali africani costruiscono in questo modo! (in relazioni ai costi).

Last edited 3 anni fa by Davide
mark twain
mark twain
3 anni fa
Reply to  Davide

giusto. E ricordiamo anche il responsabile politico di quella porcheria, che ha nome e cognome: lorenzo italiano, candidato scelto da un milazzese su quattro alle ultime elezioni! Il crollo di piazza ‘ngonia è la cartolina della strafottenza e pressappochismo con cui si fanno le cose da noi, vale per i tecnici, i politici e anche i cittadini che si zuppano tutto e calano la testa.

Davide
Davide
3 anni fa
Reply to  mark twain

Milazzo ormai è preda di molteplici porcherie edilizie, costruzioni selvagge e accozzaglie di cemento un po’ ovunque. Negli ultimi anni, in particolare, mai vista una Milazzo così mal ridotta; del suo passato non sta restando più nulla, sembra si stia trasformando, come aspetto, nella vicina Barcellona (di cui è una succursale).

Antonino
Antonino
3 anni fa
Reply to  Davide

geni delle costruzioni ! gli stessi che sono stati pagati profumatamente per la “pista pedonale/ciclabile” , da li fino a oltre lo stadio; che allo stato attuale è un mostruoso e inutile marciapiede costruito a tratti, dove c’è e dove no, con erbacce incluse che spuntano dalle mattonelle

Davide
Davide
3 anni fa
Reply to  Antonino

Tanto per renderti conto, ti faccio un esempio banale, riguarda un piccolo dettaglio. Non so se hai mai notato, passando dal Tono, il basamento (lato mare) su cui poggiano i lampioni. Se non ci hai mai fatto caso, ti invito a dargli un’occhiata. E’ il concentrato dell’incapacità e dell’imperizia umana! Vorrei sapere il nome di quel luminare della progettazione che ha pensato quella porcheria!

Antonino
Antonino
3 anni fa
Reply to  Davide

ci farò caso! sono a decine le brutture/porcherie a Ponente . Cmq è anche colpa delle ditte di costruz. non solo dei progett. E’ prassi diffusa purtroppo che chi prende l’ appalto per un tot. di euro ne spenda solo un terzo o metà per realizzare l’ opera. Un altro “trucco” è prolungare oltre la data di consegna lavori per “spremere” ulteriormente la pubblica amm.ne

laverità
laverità
3 anni fa
Reply to  Antonino

se c è a monte un errore di progettazione e un bando fatto a caso..poi non prendiamocela con le ditte che “eseguono” i lavori. Se tutti i capitolati fossero fatti da gente competente questi scempi non accadrebbero (ovviamente con un direttore dei lavori che controlli corrispondenza tra esecuzione e progetto