SAN PIERO PATTI. Il Tar rimette in sella il sindaco di San Piero Patti, Ornella Trovato. Il primo cittadino era stato dichiarato decaduto dall’assessorato regionale alle Autonomie Locali per la mancata approvazione del bilancio comunale da parte del consiglio comunale.  Il Presidente del Tar Palermo, con decreto presidenziale del 24 aprile, ha accolto il ricorso di Trovato, difesa dall’avvocato Paolo Starvaggi, e concesso la tutela cautelare monocratica annullando il provvedimento di scioglimento degli organi comunali, proposto dall’Assessore alle Autonomie Locali ed emesso dal Presidente Rosario Crocetta. Quello di Crocetta è stato un atto dovuto a seguito del parere del Cga che, in sede consultiva, ha statuito che il Presidente della Regione, restìo a firmare i decreti di scioglimento, non ha il potere di disapplicare una legge varata dall’Ars, quand’anche in palese contrasto con la Costituzione.

La contestata norma dell’Assemblea regionale siciliana ha già portato alla decadenza dei sindaci di San Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte San Giorgio, Monterosso Almo, Calatafimi Segesta e Casteldaccia. Centri già inseriti tra i comuni che andranno alle elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. Allo stato la sospensiva ottenuta dal Sindaco di S.Piero Patti non ha effetto rispetto agli altri sindaci dichiarati decaduti, in quanto i provvedimenti cautelari del Giudice amministrativo non hanno efficacia erga omnes ma fanno stato solo tra le parti del giudizio.

Contro la norma dell’Ars (in particolare l’art. 2 L.R. n. 6 del 29/03/2017), che ha disposto l’immediata decadenza dei Sindaci e delle Giunte in caso di mancata approvazione del Bilancio da parte dei Consigli comunali, è insorto l’Anci Sicilia ed i Sindaci Siciliani, quasi tutti a rischio scioglimento a seguito delle verifiche avviate qualche giorno fa dall’Assessore Lanteri.

Anche il partito democratico si è schierato con i Sindaci, ed ha annunciato la predisposizione di un emendamento che sopprima la norma, in considerazione del fatto che spesso il ritardo nell’approvazione dei bilanci viene determinato dal mancato trasferimento delle risorse da parte della regione e che comunque bisogna restituire alle autonomie locali la certezza della governabilità.

Nel ricorso presentato dall’avvocato Paolo Starvaggi viene sollevata la questione di legittimità costituzionale della norma approvata dall’Ars, con un colpo di mano, a scrutinio segretato, nella tarda serata del 29 marzo scorso.

I profili di illegittimità costituzionale sollevati riguardano i piu’ elementari principi di democrazia e partecipazione alle scelte politiche del Paese – si legge in un comunicato stampa inviato dal sindaco Trovato – oltre che i principi di uguaglianza e non discriminazione irragionevole. Nel ricorso viene fatto valere che la norma incriminata viola i canoni di ragionevolezza, proporzionalità, certezza del diritto, economicità dell’azione amministrativa, e dunque gli articoli 2, 3, 51, 97 e 117 in combinato disposto con l’art. 3 del Protocollo Addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali».

Inoltre nel ricorso si fa rilevare che la questione dell’allineamento della disciplina regionale a quella nazionale rispetto agli effetti della mancata approvazione del bilancio,  non tiene conto del fatto che a livello nazionale il sindaco decade in caso di mancata approvazione del Bilancio in quanto risulta anche Presidente del consiglio comunale e presiede l’organo sanzionato per non avere posto in essere un adempimento di propria competenza, ma in Sicilia dove il Sindaco non fa parte del Consiglio comunale non lo si può fare decadere in virtù di una norma di natura sanzionatoria, che non può riguardare un organo diverso da quello inadempiente e comunque non può avere applicazione retroattiva e/o analogica.

Il Presidente del TAR ha rimesso le parti all’udienza di camera di consiglio del 18 maggio ma per quella data potrebbe anche cessare la materia del contendere, se l’ARS dovesse approvare l’emendamento che sopprime la norma.

«Sono soddisfatta – ha dichiarato il sindaco di S.Piero Patti Ornella Trovato – con questo provvedimento viene fatta giustizia a fronte di una legge illegittima».