Recuperare un monumento di Milazzo fa bene alla cultura ma anche alle proprie finanze. Da questa settimana, sul sito governativo artbonus.gov.it sarà possibile sostenere i progetti di recupero di alcuni dei principali Beni Culturali della città. Si tratta di un’iniziativa nata dall’assessore Salvatore Presti e dall’Ufficio Europa guidato da Giovanni Mangano a seguito dell’incontro svolto a Roma nei mesi scorsi alla direzione generale del MiBact con la partecipazione dell’onorevole Tommaso Currò.

Con la misura dell’Art Bonus (Legge n.106 del 29/07/2014 e s.m.i.) è stato introdotto un credito d’imposta per i contributi in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale. Infatti, chi effettuerà quelle che tecnicamente vengono chiamte “erogazioni liberali in denaro” per il sostegno della Cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

Da qui l’idea, condivisa dal Sindaco Giovanni Formica e dall’assessore ai Lavori Pubblici Ciccio Italiano, di demandare all’architetto Nino Giardina la stesura dei piani di recupero di questa prima parte di Beni – seguiranno nelle prossime settimane altri progetti – tra cui Villa Vaccarino, il Chiostro del Rosario, il Teatro Trifiletti, il Duomo Antico e il Bastione di Santa Maria. Strutture, queste, che a distanza di breve periodo dai restauri, in alcuni casi, hanno presentato da subito significativi limiti fino ad oggi non risolti ma evidenti ai più. Il chiostro della Chiesa del Rosario, ad esempio, risulta restaurato ma privo di impianto di illuminazione che ne consenta l’impiego serale. La legge di stabilità 2016 del 28 dicembre 2015, n. 208 ha stabilizzato e reso permanente l’ “Art bonus”, agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.

«Lo strumento dell’ Art Bonus ha prodotto risultati positivi in diverse realtà italiane del Nord – ha affermato l’assessore Salvatore Presti – sia nelle grandi città che nella provincia. Sia per monumenti di fama mondiale che per quelli minori ma ugualmente pregevoli. Ed oggi, come è emerso nell’incontro con la dirigente generale del Ministero, rappresenta il canale più immediato per non lasciar morire l’immenso patrimonio italiano. Al Sud invece questa misura finora è stata meno impiegata o comunque poco conosciuta. E’ una forma di mecenatismo del terzo millennio interessante anche per i benefici che può rendere dal punto di vista fiscale alle aziende o ai singoli. Vedremo di organizzare a breve degli incontri tecnici per spiegarne importanza e utilità ai potenziali mecenati».

Dal sito governativo sarà sempre possibile visualizzare non solo il piano di recupero del Bene ma anche lo stato di avanzamento delle erogazioni.

«Nella nostra città – continua Presti – il fermento culturale che ruota attorno ai nostri Beni è molto vivo e questo fa ben sperare sulla risposta concreta che i milazzesi sapranno dare affinché il lavoro fatto dagli Uffici non rimanga lettera morta. Dalla grande azienda al singolo offerente, tutti potranno conoscere i nostri meravigliosi luoghi ed aiutarci a salvarli. Milazzo non ha nulla di meno rispetto al resto del patrimonio culturale italiano e come Amministrazione trovo opportuno esperire anche questo percorso. Il sito www.artbonus.gov.it consentirà a chiunque di avere ancora più chiarezza su tutti i dettagli tecnici e guidarlo nella procedura di sostegno economico del Bene prescelto».

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ninni
ninni
7 anni fa

vorrei rispondere a marco forse è meglio se le consideriamo fatte di mura perchè se guardiamo le persone ci accorgiamo che hanno fondato tutto sulle menzogne sulla falsita e sulle meschinità. Le mura possiamo adottarli e sperare che vengano gestita nel migliore dei modi per la collettività i falsi e gli arroganti…….ne abbiamo già abbastanza ci vorrebbe l’inquisizione

marco
marco
7 anni fa

La Chiesa non èformata di ” le MURA” ma di “PERSONE” che ti sanno ascoltare, ma non è così perchè c’è: Apatia e Indifferenza.

Massimo
Massimo
7 anni fa

Che fesserie leggo e non solo , dicono i due compari che non fanno pagare le tasse. Come fate a non far pagare le tasse con le casse vuote? I due romani , non portano delle novità . Chi partecipa a costruire o rifare le belle arti , ci sono i soldi dell’Unione europea , basta presentare i programmi e progetti . Ma chi sono questi assessori preposti al proprio lavoro? Li casca l’asino.

lucio
lucio
7 anni fa

anche io tempo addietro volevo visitare il chiostro e uno biondo scolorito basso tarchiato e ca panza mi ha detto che dovevo chiedere al comune…sono stato al comune e mi hanno detto che dovevo chiedere in chiesa.. ….a chi bisogna chiedere per visitarlo….bisogna aspettare che venga adottato?????

giuseppe
giuseppe
7 anni fa

……o forse il chiostro è già adottato????????