CONCORSO OGGI MILAZZO IN CLASSE / LICEO ARTISTICO GUTTUSO. La trasformazione del settore della mobilità rappresenta senza alcun dubbio uno dei temi più discussi degli ultimi anni anche a causa dei cambiamenti ambientali. Le auto elettriche, le cui vendite sono in forte crescita, sono al centro dell’attenzione in questa fase di grande trasformazione. Oggi rappresentano una scelta in termini di sostenibilità ambientale e anche di convenienza per il consumatore viste le direttive dell’Agenda 2030 che prevede il divieto di vendita dei veicoli a benzina o diesel a partire dal 2035.
I veicoli elettrici sono la tendenza di oggi, eppure in molti ci chiediamo quali sono i benefici e i costi di un’auto elettrica. Sono molti gli aspetti da considerare prima dell’acquisto, non ultimo se questo tipo di auto sposa al meglio l’attuale
stile di vita.

Quali potrebbero essere le ragioni per acquistare un’auto elettrica rispetto a una tradizionale?
La strada intrapresa dall’industria automobilistica e dalle istituzioni è ormai ben definita: i limiti alle emissioni di Co2 impongono il ricorso a forme sostenibili di mobilità. Ma su quali criteri dovremmo basare la scelta di acquisto di un’auto
elettrica? Proviamo ad esaminare i vantaggi e gli svantaggi relativi all’acquisto del mezzo elettrico.
In questo momento storico, il grande vantaggio per chi circola in città con un’auto 100% elettrica è la possibilità di circolare liberamente nelle Ztl e in qualsiasi altra area cittadina dove è previsto il blocco del traffico per inquinamento. Altro grande vantaggio è la possibilità di parcheggio: un’auto elettrica può essere parcheggiata nelle aree di sosta gialle riservate ai residenti
e in quelle blu a pagamento.

Il costo di produzione di un’auto elettrica è generalmente superiore a quello di una tradizionale a causa della batteria. Se non ci fossero aiuti pubblici, questi veicoli continuerebbero ad essere riservati ad una quota limitata della popolazione. Ma gli incentivi statali sono ormai una realtà, a cui si aggiungono i contributi locali, regionali o comunali. Inoltre, la convenienza economica dell’auto elettrica è rappresentata anche dall’esenzione dal bollo auto in tutta l’Italia. In alcune regioni come la Lombardia e il Piemonte l’esenzione dal pagamento è addirittura permanente.
In tema di ambiente ci si chiede che cosa accade ad un’auto elettrica una volta giunta a fine vita e che fine fanno le batterie. Recentemente si è cominciato a riutilizzarle, ma si tratta ancora di utilizzi tuttora ridotti. Nella maggior parte dei casi si procede al disassemblaggio per il recupero del materiale, tuttavia i costi restano elevati così come i rischi d’inquinamento. Anche qui il progresso tecnologico potrà solo migliorare.

Inoltre, un ulteriore svantaggio è rappresentato dal tempo necessario per la ricarica. Per fare il pieno di benzina o gasolio bastano pochi minuti. L’auto elettrica, invece, ha bisogno di diverse ore se si collega a casa. Solo le colonnine pubbliche supercharger hanno ridotto notevolmente i tempi di ricarica, ma soffrono di una ridotta disponibilità territoriale. Milazzo vuole aprire le porte alle auto elettriche e lo fa partendo dalle basi: le colonnine di ricarica, ad oggi presenti solo presso il Parco Corolla, sorgeranno in nuovi punti della città mamertina a breve.

Il primo step è già stato attuato, con la realizzazione di una colonnina di ricarica per auto elettriche presso piazza Campanile a San Pietro. La colonnina è stata realizzata in seguito ad un protocollo d’intesa, firmato tra l’amministrazione comunale e la società “Be Charge” di Padova.
Già annunciato il secondo luogo in città nel quale sarà posta una nuova colonnina di ricarica, si tratta di piazza 25 Aprile e sarà installata dalla Duferco energia spa.
«Un intervento – scrive il comune – che rientra nella progettualità del governo regionale che ha inserito 12 comuni delle aree metropolitane di Catania e Messina. Un primo passo per dare attuazione al Piano regionale per la mobilità
elettrica in Sicilia».

Silvia Giunta II D

I.I.S. “R.Guttuso” Liceo Artistico, Via Gramsci