CONCORSO OGGI MILAZZO IN CLASSE / MEDIA LUIGI ZIRILLI.  Claudio Paci era un ragazzo molto solare, appassionato del mondo musicale e artistico sin da bambino. Da sempre aveva provato una forte attrazione verso gli strumenti a percussione. In particolar modo adorava sperimentare nuove armonie musicali con gli strumenti a percussione latini, orientali e siciliani. Negli ultimi anni della sua vita si era dedicato alla scoperta innovativa di suoni elettronici, creando così un proprio stile, con dei ritmi mediterranei che s’intrecciavano ai ritmi derivanti dai vari strumenti a percussione provenienti da culture musicali differenti, prendendo spunti anche dai percussionisti della nostra storia musicale locale.

Il 27 aprile scorso il padre di Claudio, Enzo Paci, anch’egli grande musicista, ha organizzato un Concerto di Beneficenza, promosso dall’Associazione Borgo Antico, in favore dei bambini africani della Sierra Leone e, nel medesimo tempo, ha dato la possibilità agli studenti mamertini di approfondire la conoscenza del patrimonio musicale della nostra amata terra.
L’istituto Comprensivo Terzo Milazzo ha partecipato al concerto con molto entusiasmo e in tale occasione abbiamo elaborato delle poesie in vernacolo in memoria di Claudio Paci, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari il 12 dicembre 2019 a causa di un tragico incidente stradale.
La poesia che ha vinto la Borsa di Studio Claudio Paci, s’intitola: “Cu li me mani portu amuri”. Le sue strofe, sull’onda flebile del ricordo, lasciano trasparire com’è stata vissuta questa terribile perdita dalle persone a lui più care e anche da tutta la comunità milazzese.
Per me vincere è stata una sorpresa che mi ha lasciata senza fiato, non avrei mai osato immaginare che la vincitrice potessi essere io. Quando, sul palco del Teatro Trifiletti, hanno acclamato il mio nome sono rimasta senza parole dalla forte emozione. Soprattutto, sono molto fiera della mia classe, che ha ottenuto una menzione speciale, per le poesie stupende che i miei compagni hanno composto. Sono certa che l’emozione più grande, oltre alla nostra, sia stata sicuramente della nostra professoressa di Lettere, Giusy Andaloro, dato che entrambe le sue classi hanno ottenuto una menzione di merito.
Sono molto felice e grata di questa vittoria, perché per scrivere questa poesia, ho profuso tutto il mio impegno, ma soprattutto ho convogliato tutta me stessa e le mie emozioni per non dimenticare un ragazzo, un musicista, un grande musicoterapeuta che amava e sosteneva con tutto il suo cuore bambini, ragazzi speciali e ragazzi bisognosi di aiuto.
A Claudio Paci, ovunque sia, dedico la mia vittoria. Grazie.

Cu li me mani portu amuri

Passiandu na matina ‘nta marina
sentu lu scrusciu du mari
supra a rina.

Lu ventu cauddu
e l’acqua marina
mi toccunu la facci.

Mi pari na carizza d’un anciulu,
mi ricoddu quandu nu jornu
passiandu avanti e arreti
vitti nu beddu figghiu
supra nu scogghiu.

Di luntanu lu vidia
mentri li so mani
‘nto tammuru li battia.

Cu sapi cu era,
ma a so’ musica
di poesia sapia.

Mi sittai i latu a iddu,
ci dumannai
chi fai figghiu?

Iddu mi rispundiu
cu tuttu u cori
chi me mani iò pottu l’amuri.

E ora chi passiu ancora avanti e arreti
mi votu vessu u mari
e ceccu li so occhi
e ‘nto ventu na carizza.

Sta marina
mi porta ancora u cori a ‘dda sira…
Quandu supra nu scogghiu io vitti a du beddu figghiu
e ci dumandai: – Chi fai supra stu scogghiu?

Cu li me mani portu amuri…
Cu li me mani portu amuri
Cu li me mani portu amuri

Cristina Maiorana III C

Comprensivo Terzo Media “Zirilli”