Gli studenti della classe V C Scientifico dell’istituto “Impallomeni” di Milazzo, guidati dalle docenti Raffaella Campo e Caterina Saraò, sono stati premiati per il disegno di legge dal titolo: “Disposizioni in materia di tutela e protezione dei minori inseriti in contesti di criminalità organizzata”. I  ragazzi hanno partecipato nei giorni scorsi al Senato della Repubblica alle attività riservate alle scuole vincitrici del concorso “Un giorno in Senato”.  «Un’esperienza straordinaria – ha dichiarato la dirigente Francesca Currò  – di grande valenza formativa per gli studenti e per i docenti, che ringrazio per l’impegno e la dedizione profusi».
Nella giornata di lunedì 6 febbraio i ragazzi hanno svolto la visita di Palazzo Madama e si sono recati all’Archivio Storico del Senato dove hanno potuto esaminare documenti risalenti alla metà dell’Ottocento, ad esempio le prime leggi di repressione del brigantaggio, in particolare la legge Pica del 1863 che contiene la formulazione della prima fattispecie di reato camorristico.

Martedì 7 febbraio gli studenti hanno visitato la Sala della Costituzione, a Palazzo Giustiniani, dove fu firmata la Carta Costituzionale il 27 dicembre 1947. Successivamente, in un’aula di Commissione a Palazzo Madama, hanno simulato una seduta parlamentare di discussione e approvazione del loro disegno di legge. A seguire si è svolto l’incontro con Andreuccioli, consigliere parlamentare, la quale si è complimentata con gli studenti e ha analizzato insieme a loro i vari articoli del Ddl, segnalando alcune criticità legate alla redazione dei testi normativi. 


Si è svolto, infine, l’incontro con i senatori Antonio Nicita e Ilaria Cucchi, presenti in aula, Dolores Bevilacqua e Vincenza Rando, intervenute da remoto. I Senatori si sono complimentati con i ragazzi per l’accuratezza con cui hanno redatto il disegno di legge anche in considerazione della rilevanza e della delicatezza del tema trattato. Il senatore Nicita ha parlato del fenomeno della dispersione scolastica e dell’importanza di proteggere i minori che si trovano a crescere in contesti di criminalità organizzata, tema trattato anche dalla senatrice Rando, la quale, in accordo con quanto suggerito dagli studenti, ha sottolineato l’urgenza di intervenire normativamente per liberare i “minori di mafia” dai condizionamenti familiari.

La senatrice Bevilacqua ha ribadito la rilevanza della finalità rieducativa della pena per il reinserimento del condannato in un contesto sociale di legalità, osservazione condivisa anche dalla senatrice Cucchi che ha sottolineato, inoltre, l’importanza di interagire con i minori inseriti in realtà particolarmente difficili e la necessità di trasparenza nelle azioni di recupero intraprese dalle istituzioni che operano in contesti così critici.