Parte il primo progetto di transizione digitale finanziato dal P.N.R.R., nell’ambito del programma nazionale “P.A. Digitale 2026”.

Si tratta della misura 1.2 “abilitazione al cloud” che ha visto il Comune di Milazzo, quale soggetto attuatore, riceve 252.000 euro di risorse che saranno destinate nel prossimo triennio all’aggiornamento in sicurezza delle applicazioni in cloud relativamente ai servizi demografici, all’accesso civico, al protocollo e all’albo pretorio, alla comunicazione istituzionale, ai servizi amministrativi e finanziari e ai contratti.

Gli uffici di palazzo dell’Aquila, guidati dal dirigente Antonio Infantino, hanno presentato il progetto e il piano del fabbisogno alla Consip, nell’ambito dell’accordo quadro sui servizi digitali, che vedrà l’affidamento, tramite la stessa concessionaria dello Stato, al soggetto che curerà, nei prossimi nove mesi, la transizione sul web di tutti gli applicativi in uso al Comune di Milazzo.

“E’ il primo tassello – spiega lo stesso Infantino – che vedrà tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo il completamento delle altre importantissime fasi quali: i servizi digitali al cittadino, l’estensione dell’utilizzo dello SPID per l’accesso ai servizi online, l’adozione della piattaforma pago p.a. e dell’app IO, l’adesione alla piattaforma delle notifiche digitali e alla piattaforma nazionale dati nell’ambito del cloud nazionale, finalizzato all’interoperabilità digitale tra le pubbliche amministrazioni.

Tutti i progetti ridefiniranno, nei prossimi anni, il modo in cui operano le amministrazioni locali e vedono il Comune di Milazzo in prima linea e pienamente inserito negli obiettivi sia procedurali che nelle tempistiche previste dal P.N.R.R. e dal piano nazionale di transizione al digitale”.

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inutile
inutile
1 anno fa

si si bello..e poi ci sn dipendenti comunali che non sanno nemmeno accendere il pc..come da loro stessi detto apertamente e senza vergogna..

Peppe
Peppe
1 anno fa
Reply to  inutile

Quando sono stato assunto dalla mia azienda i pc erano nella mente di Dio. Ora sono un esperto grazie alla continua formazione ricevuta nel corso degli anni. Non mi risulta che le amministrazioni comunali hanno mai investito sui loro dipendenti. come te li ritengono inutili per arricchire i privati.

laverità
laverità
1 anno fa

dal 2023…nel resto d’italia questa possibilità esiste da almeno 10 anni..forse di più..

ettore
ettore
1 anno fa

meglio cosi,i dipendenti comunali saranno piu liberi di farsi ” a discurruta”,tanto la maggior parte a stento sa come accenderlo un pc.