Oggi, lunedì 10 ottobre, alle 17,30, si terrà la seduta straordinaria di Consiglio comunale dedicata ai problemi dell’Ospedale di Milazzo ed in particolare del pronto soccorso al centro di proteste per l’eccessivo carico di prestazioni che non garantisce il rispetto dei tempi per gli utenti costretti anche a rimanere per intere giornate prima di ricevere l’assistenza dovuta.

Ai lavori interverrà il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina, Bernardo Alagna. Una presenza ufficializzata dal presidente Alessandro Oliva, in risposta alle segnalazioni fatte in Aula dai consiglieri Lorenzo Italiano e Pippo Doddo.

 

 

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Peppe
Peppe
1 anno fa

La sanità pubblica non esiste più commissario Alagna i suoi medici sono tutti impegnati in questi nuovi studi medici associati dove visitano i ricchi a colpi di centinaia di euro mentre la povera gente aspetta in qualche caso anni x una visita. La paghiamo e tanto per eliminare queste storture .

laverità
laverità
1 anno fa

Il problema è che finchè ci sarà la politica non potrà che andar tutto male, i primari scelti per partito politico, lo stesso per i dirigenti amministrativi..scelti senza competenze ad iniziare dai capi messinesi dell’asp. quello che vedete è frutto delle imposizioni di galluzzo calderone genovese

Onesto
Onesto
1 anno fa

IL problema è dei dirigenti che non hanno personalità e dignità quello che sì vede in questo ospedale e mostruoso. Dove sono i politici che votiamo? A contare i soldi quanto guadagnano al mese .vergogna pura

Verità
Verità
1 anno fa

L’ospedale di Milazzo è stato lasciato da solo ad assistere un comprensorio di quasi duecentomila abitanti con accessi superiori a quelli del policlinico e del papardo di Messina , e nella vicina barcellona un ospedale dove se li grattano da alcuni anni, grazie ai politici inutili.

gigi
gigi
1 anno fa
Reply to  Verità

Abbiamo votato tutti a destra. Non c’è opposizione. quindi fanno quello che vogliono senza discutere con nessun altro che la pensa in modo diverso. Le gestioni di tutti le istituzioni dipendono dagli elettori. Chi non va a votare, non deve lamentarsi di nulla!