Pippo Ruggeri, presidente di Legambiente

Il cattivo stato del Boschetto dell’Ancora al Tono di Milazzo? Un colpo di calore che ha colpito l’amministrazione comunale. A sostenerlo in una nota è Enzo Bontempo, Responsabile dell’Osservatorio sull’erosione
delle spiagge della provincia di Messina, che ha replicato con ironia alla diffida che il comune di Milazzo fatta a Legambiente del Tirreno con la quale si contestava la mancata pulizia dell’area verde del tono adottata da trent’anni fa e «la presenza di una folta vegetazione infestante che potrebbe generare fenomeni di incendio, nonché la presenza di rifiuti». Il boschetto è un’area naturalistica  che vanta la presenza di ben 60 specie botaniche tipiche dell’area costiera, molte delle quali censite nella lista rossa a rischio di estinzione.

«E sarà stato quasi certamente il caldo record  dei giorni scorsi a  provocare strani fenomeni dissociativi nella mente di esponenti dell’amministrazioni comunale di Milazzo portandoli a pubblicare una diffida nei confronti del Circolo Legambiente della ridente (e certo che c’è da ridere)  cittadina tirrenica», esordisce ironico Bontempo – Capire su cosa il Comune basi l’assurda pretesa che un’associazione di cittadini si sostituisca all’amministrazione pubblica nei suoi compiti istituzionali risulta un esercizio molto difficile, ai limiti della fantascienza. Dall’improvvido quanto comico comunicato diffuso dal Comune, parrebbe che l’avere da parte di Legambiente organizzato nel tempo iniziative di volontariato per la tutela del Boschetto dell’ancora, vista e considerata la latitanza cronica dell’amministrazione comunale rispetto ai propri doveri, obblighi l’associazione a provvedervi per sempre in futuro; insomma, una sorta di usucapione degli obblighi. Se si generalizzasse questo assurdo principio, Legambiente correrebbe il rischio di essere chiamata in futuro ad interventi esorbitanti le proprie funzioni e competenze, quali ad esempio quelli di occuparsi dei deliri di chi ha concepito e diffuso la diffida: “Se te nei sei occupato una volta, riconoscendoli, sei responsabile del loro decorso clinico”, potrebbe essere il contenuto della prossima diffida…», conclude l’esponente del Cigno Verde.

Sull’argomento anche Pippo Ruggeri, responsabile storico di Legambiente del Tirreno. «In questi anni abbiamo fatto ogni sforzo per mantenere agibile e fruibile questo gioiello, con azioni di puro volontariato e nel più genuino spirito ambientalista –  scrive –  Nel rispetto del principio di sussidiarietà, sarebbe lecito poter contare sull’apprezzamento e l’aiuto dell’Amministrazione comunale. Invece in questo momento riceviamo solo bastoni tra le ruote e addirittura diffide. In ossequio all’Autorità cittadina oggi siamo accorsi nel boschetto provvedendo a rimuovere manualmente i pochi rifiuti, prevalentemente imballaggi alimentari. È risultato falso che ci fosse degrado, abbandono, pericolo d’incendio, infestazione. Ricevere certe insinuazioni fa male a chi offre il proprio impegno volontario senza chiedere nulla in cambio. Avremmo un altro piccolo sogno, che in futuro i nostri amministratori siano più sensibili ai valori ecologici ed ambientali».

 

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chiedo per un amico
chiedo per un amico
1 anno fa

dopo la risposta di Legambiente il sig. midili cosa ha risposto?? non ho letto la sua replica

laverità
laverità
1 anno fa

cmq che figura che ha fatto il comune e in primis il sindaco..questa amministrazione fa proprio ridere.. come siamo caduti in basso..

cittadino milazzese
cittadino milazzese
1 anno fa

la privatizzazione è la rovina del bene comune.Basta concessioni di spiagge ai privati.Vogliamo spiagge libere! sarebbe sufficiente concedere licenze per piccoli chioschi sul terrapieno senza troppa occupazione di suolo pubblico.È una indecenza non vedere il mare dalla strada per costruzioni di lidi

Tony
Tony
1 anno fa

mi accontenterei solo di vedere tutto il terrapieno di ponente fino al tono tutto piantato di alberi e non più terra arida e sterpaglia ingiallita dal sole

giovanni
giovanni
1 anno fa

scusate ma esiste un contratto di affido del famoso boschetto tra comune Legambiente altrimenti di cosa stiamo parlando se ciò esiste il comune lo tirasse fuori e dopo si può parlare di mancata custodia forse che ne dite

Onnep
Onnep
1 anno fa

La verità è che vorrebbero parcheggiare pure li dentro, come già si fa in 9km di costa, con il patrocinio del comune e l’assenza totale dello stato, demanio e guardia costiera. E la piazzetta del tono? Parcheggio ufficializzato per poveri che usano le docce per shampoo e balsamo, degrado assoluto.

Mario Lametta
Mario Lametta
1 anno fa
Reply to  Onnep

Veramente io utilizzo solo shampoo di alta qualità che anche se arriva a mare non da fastidio, o almeno nessuno mi ha mai detto niente quindi vuol dire che per l’ambiente va bene.