Si apre oggi, mercoledì 20 luglio, l’edizione 2022 del Milazzo Film Festival, l’evento culturale dell’estate milazzese che quest’anno si svolgerà in cinque giornate nell’Atrio del Carmine. Ieri si è tenuta la conferenza stampa di apertura a Palazzo D’Amico alla presenza del sindaco della Città di Milazzo, Pippo Midili, dell’assessore alla Cultura, Francesco Alesci e del presidente dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo, Giovanni Mangano.«Sono particolarmente contento di dare il bentornato al Festival anche quest’anno, poiché è evidente come sia una manifestazione che sta crescendo e che si appresta a fare un ulteriore salto di qualità – ha dichiarato il sindaco – Sarà un’edizione molto importante perché focalizzata sul mare, risorsa fondamentale della nostra città». «Abbiamo voluto fortemente che un’intera giornata fosse dedicata alla tutela e valorizzazione dell’ambiente marino – ha aggiunto il presidente dell’Amp Capo Milazzo – Una scelta che il comitato organizzativo ha sposato appieno e che sarà rinnovata anche in futuro, così come il nostro impegno nel supportare l’evento». Il momento finale della conferenza è stato riservato all’annuncio dell’incredibile ritrovamento nelle acque di Milazzo di un’ancora ellenistica, un reperto probabilmente unico nel panorama dell’archeologia per le particolari caratteristiche costruttive.

La prima giornata del Festival sarà proprio quella dedicata al mare con un omaggio a Jacques Cousteau. Il grande oceanografo ed esploratore francese, scomparso venticinque anni fa, è da annoverare tra i padri fondatori del nuoto subacqueo, di cui è stato uno dei pionieri nella metà del secolo scorso. Grazie alle sue immagini e ai suoi documentari, che gli valsero tre premi Oscar, fece conoscere al grande pubblico le meraviglie dell’oceano, promuovendo la salvaguardia di tutte le forme di vita marina.

Il pomeriggio si aprirà alle 18.30 nell’Atrio del Carmine con un convegno che spiegherà il personaggio e l’eredità di Cousteau. Interverranno Giovanni Mangano, Presidente dell’AMP Capo Milazzo, Carmelo Isgrò, Direttore del Muma Milazzo, Roberto Rinaldi, fotoreporter ed esploratore subacqueoche ha lavorato con Cousteau,e Paola Valentini, docente di Cinema, fotografia e televisione presso l’Università di Firenze. Alle 20:30 sarà la volta dei cortometraggi in gara nella sezione “Sea Protection” del Concorso Internazionale.
Alle 22.30 l’omaggio a Cousteau proseguirà sul palcoserale, concludendosi con la proiezione del lungometraggio “Le avventure acquatiche di Steve Zissou” (2005) di Wes Anderson, film comico americano del 2004, il cui protagonista è ispirato alla figura di Cousteau.
La due mostre”Never” That Happened Againe Milazzo dal Mare. Sarà realizzata a Milazzo la prima mostra personale della giovane artista ucraina Alina Kashitsyna. Le opere, concepite tutte a seguito dell’invasione russa, sono frutto di ricordi, emozioni e paure provati dall’artistae resteranno in esposizione per tutta la durata del Festival.«Creare mi ha tenuta viva e in “modalità lavoro” negli ultimi mesi, pur non potendo ignorare gli orrori quotidiani, gli attacchi terroristici e il genocidio che sta avvenendo in Ucraina a causa dell’invasione russa. –ha raccontatoAlina Kashitsyna –È un grande onore e una grande responsabilità per me parlare dell’Ucraina a Milazzo e sulla scena internazionale. In questo momento è di vitale importanza per me, come ucraina e come artista».
Sarà in mostra al MFF2022 anche l’artista mamertino Giuseppe La Spada con alcuni scatti di un progetto più ampio con il quale omaggerà la bellezza del mare di Milazzo.«È come se fosse il mare a guardare la cittàe a scattare delle immagini che riguardano la vita e i punti più rappresentativi del promontorio. L’acqua, infatti, non è solo spettatrice e confine di un territorio, è l’essenza che protegge lo scorrere del tempo e la vita di una città» ha spiegato La Spada.

Le prime quattro serate saranno introdotte dai ventisei cortometraggi finalisti presentati in conferenza stanpa da Marco Vitale  nelle due sezioni del Concorso Internazionale e saranno concluse da un film che riprenderà il tema del giorno. Giovedì pomeriggio presente il procuratore di Catanzaro,   Nicola Gratteri, per un momento di riflessione e conversazione, curato dall’associazione “Città Invisibili”, a trent’anni dall’uccisione dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nella stessa data si potrà assistere alla prima proiezione italiana di “Malta calling” (2022) di Nunzio Gringeri e Mauro Mondello, reportage a molte voci sull’immigrazione a Malta, già premiato come “Best Short Documentary Film” dallo Stockholm City Film Festival.

Venerdì 22 invece appuntamento col “Paolo Villaggio Day”, con la partecipazione della figlia Elisabetta Villaggio – che presenterà il suo libro di memorie e testimonianze “Fantozzi dietro le quinte” e del critico cinematografico Mario Sesti.

Sabato ci sarà un focus sul valore delle biblioteche: prendendo spunto dal documentario “Pagine del Sud”, ultimo lavoro del regista Alberto Bougleux, mentre l’ultima giornata sarà caratterizzata anche da un convegno sul cineturismo, organizzato in collaborazione con la Sicilia Film Commission.

Quindi la premiazione dei Cortometraggi in concorso, con un dibattito sulla guerra in Ucraina e la testimonianza sul palco dell’artista ucraina Alina Kashitsyna. Le sue opere, concepite nel corso del conflitto armato, saranno in mostra per l’intera durata del Festival.

Un programma con livelli di alta qualità l’ha definito Antonio Nunzio Isgrò, addetto al coordinamento e programmazione. Quindi, ha parlato di eventi collaterali inseriti nel programma, citandone alcuni, soffermandosi sulla giornata monografica che sarà dedicata a Paolo Villaggio e a omaggiarlo sarà Stefano Fresi, uno tra gli attori più importanti del cinema di oggi. Ci sarà anche l’occasione per conoscere alcuni registi del nostro territorio, ponendo uno sguardo sul cineturismo, con l’obiettivo di includere la bellissima Città di Milazzo all’interno di una Sicilia di celluloide.

«Crediamo fermamente nelle potenzialità di Milazzo e nella capacità delle persone di creare valore per l’intera comunità” –ha affermato il responsabile del progetto Antonio Napoli – accennando anche alle difficoltà incontrate nell’organizzazione dell’evento, ma che comunque vuole andare oltre le cinque giornate. Quest’anno sono state presentate 169 opere in concorso da 25 paesi, ed è iniziativa che si traduce anche in un consistente movimento turistico, cosa che giova alla Città».
La conduzione del Festival è affidata a Noemi David