Domani Giovedì 12 maggio, alle 9, tutte le classi della secondaria di primo grado dellIstituto comprensivo di CastellUmberto, Sinagra Raccuia e Ucria, diretto da Maria Ricciardello in collegamento on line, incontrano il giornalista Salvo Palazzolo, autore, con Agnese Borsellino, del libro Ti racconterò tutte le storie che potrò”. 

Presenta l’evento Rossana Franzone, giornalista. Salvo Palazzolo, inviato speciale del quotidiano la Repubblica”, vive e lavora a Palermo. Negli ultimi trentanni ha raccontato le trasformazioni del fenomeno mafioso dopo le stragi Falcone e Borsellino. È tra gli sceneggiatori delle docu-fiction Scacco al re. La cattura di Provenzano, Doppio gioco, le talpe dellantimafia e Le mani su Palermo andate in onda su Rai 3.Tra le sue pubblicazioni:  Ti racconterò tutte le storie che potrò con Agnese Borsellino, “Collusi” con Nino Di Matteo, “Il codice Provenzano” con Michele Prestipino,  “I pezzi mancanti. Viaggio nei misteri della mafia”, e il recentissimo “I fratelli Graziano Stragi di mafia, segreti, complicità”.

La signora Agnese, ha voluto utilizzare gli ultimi mesi della sua vita per lasciare dietro di sé – ai figli, ai nipoti, alle persone che mantengono vivo il ricordo di Paolo Borsellino e, in definitiva, a tutti gli italiani – i ricordi di una vita accanto a un eroe civile, che era un uomo normale, innamorato della moglie, giocoso con i figli, timido ma anche provocatorio, generoso e indimenticabile. Anche questo incontro segna il compimento del Progetto Lettura svolto dagli alunni durante l’anno scolastico 2021-2022.  Nel trentennale delle stragi di Capaci e Via DAmelio proprio l’esempio e le parole di Agnese Borsellino, ancorate a un amore infinito, sono il modo più bello per toccare il cuore dei giovani, educare all’impegno civile e alla memoria:  “E mi sembrerà di sentire la voce di Paolo che accoglie a braccia aperte i suoi nipoti e a ognuno racconta una storia bellissima. Nessuno di loro ha conosciuto questo nonno così speciale. Ecco un altro motivo per cui ho deciso di scrivere, perché i miei bambini possano portare sempre nel cuore la gioia e la forza di nonno Paolo. Tutti i bambini del mondo dovrebbero crescere con la gioia e con la forza nel cuore. La gioia e la forza di una storia a cui si sono appassionati. Se non ce lhanno ancora, proverò io a raccontargliela.”