Maria Pensabene

«Purtroppo gli assembramenti a cui abbiamo assistito nel fine settimana rischiano di vanificare i sacrifici di tutti quegli imprenditori che finora si sono sempre attenuti ai protocolli governativi. Non va dimenticato che alcuni settori, come quelli legati alla cultura e allo sport sono ancora fermi e non si conoscono ancora i tempi di una possibile riapertura». Arriva oggi, due giorni dopo il primo weekend da zona gialla,  la presa di posizione di Maria Pensabene, responsabile del Presidio Territoriale di Confesercenti Milazzo. Una dichiarazione, fatta anche alla luce del report di ieri sul numero  dei contagi a Milazzo che segna un aumento dei positivi dopo settimane di dati incoraggianti.

Quella di sabato e domenica scorsi è stata una vera e propria “invasione” della città che ha veramente preoccupato tutti. Locali pieni, strade intasate del centro cittadino così come del borgo, del Capo e del lungomare. Complice la giornata di sole e la voglia di uscire delle persone ormai da mesi costretti a non poter frequentare i locali milazzesi.

«Sale così – continua Maria Pensabene – anche la preoccupazione da parte degli esercenti che, se la situazione non dovesse rientrare, temono all’orizzonte una nuova chiusura con conseguenze drammatiche per le imprese. Dopo un lungo periodo in cui la gente è stata costretta a rimanere in casa, infatti, Milazzo si è risvegliata e non si può che esserne felici. Questo però non significa perdere di vista gli obiettivi principali: sconfiggere il virus e far ripartire l’economia.

«Per questa ragione faccio appello al senso di responsabilità individuale – sottolinea Maria Pensabene – affinchè non dobbiamo assistere all’ennesimo lockdown che sarebbe un vero e proprio massacro. Gli assembramenti per le strade della città suonano come una beffa per tutte quelle aziende che hanno dovuto abbassare per sempre le proprie saracinesche o che da mesi aspettano di potere riaprire. Il mio appello dunque è rivolto a tutti, cittadini e colleghi: usiamo e facciamo usare le mascherine in modo corretto, pretendiamo il distanziamento, diventiamo ‘controllori’ e non ‘controllati’ nel mettere in atto le necessarie precauzioni. Siamo responsabili del nostro comportamento, perché da quello dipende il futuro di tutti noi».

C’è da sottolineare anche che i commercianti che domenica pomeriggio hanno alzato le saracinesche dei loro negozi, hanno registrato un incremento delle vendite vista il numero consistente di persone che era in giro a passeggiare per le vie di Milazzo. Desiderosi di sole, shopping, libertà e normalità. Nella settimana dal 15 al 21 febbraio in Sicilia si sono raggiunti ottimi risultati, frutto appunto della precedenti limitazioni. «Proprio per questo – conclude la responsabile di Confesercenti Milazzo – in questo momento non bisogna sbagliare ma stare attentissimi».

 

 

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Onnep
Onnep
3 anni fa

I paesani avissiru a passiari nto loro paisi al posto di passiari ca

Peppe
Peppe
3 anni fa

Auto fuori città e navette o mezzi ecologici allora si avrà una città pulita e civile

Peppe
Peppe
3 anni fa

Io ho visto una immensa invasione di macchine fumanti e inquinanti ed il SOLITO assembramento di ragazzini/e. Quando fermerei le auto

giuseppe
giuseppe
3 anni fa

il sindaco deve chiedere e controllare che e vaccinazioni vengano fatte prima possibile. solo così ne usciamo da queste costrizioni.

Onnep
Onnep
3 anni fa

Andate a passiare nei vostri comuni al posto di scaricarvi come le pecore a Milazzo