Da sinistra Nicosia, Melina, Romagnolo, Alesci, Midili. A centro De Gaetano e accanto CaponeMilazzo, il sindaco Midili nomina la giunta. Rimangono fuori Nanì e Cusumano 16 Ottobre 2020 Cronaca, Speciale Elezioni 46 Commenti Nel pomeriggio il sindaco Pippo Midili ha nominato la nuova giunta comunale. Sono sette coloro che collaboreranno con il neo primo cittadino nel tentativo di rilanciare l’attività amministrativa: Francesco Alesci (Diventerà Bellissima), l’imprenditore Maurizio Capone (Forza Italia) , l’avvocato Beatrice De Gaetano (Fratelli d’Italia), Antonio Nicosia (Fare Milazzo), il commercialista Roberto Mellina (Innamorato della mia città), l’ingegnere Santi Romagnolo (Civica Midili), il funzionario dell’Università di Messina Simone Magistri (a quanto pare su “suggerimento” del presidente della Regione). A non essere stati confermati rispetto alle designazioni originarie al momento della presentazione delle liste elettorali sono stati Gaetano Nanì (non è stato riconfermato consigliere e la lista Alleanza per Milazzo di cui faceva parte non ha ottenuto nemmeno un seggio) e il pediatra Franco Cusumano. Le deleghe verranno assegnate la prossima settimana. Ogni assessore nominato è espressione di almeno due esponenti che saranno presenti in aula consiliare. “Sono lieto di aver chiuso questo percorso al fine di poterci mettere al lavoro nell’interesse della collettività” – ha dichiarato il sindaco Pippo Midili – a conclusione della presentazione della sua squadra. “Una giunta che è un mix di esperienza e novità e confido molto nell’impegno di tutti coloro che mi collaboreranno in questo non facile percorso di gestione della città. Sono convinto che Milazzo riceverà benefici concreti della squadra che abbiamo messo insieme perché si tratta di persone che riscuotono consenso. Ringrazio le liste civiche e i partiti per aver proposto dei profili che fanno onore al nostro territorio. Abbiamo dato il giusto spazio rispetto alle scelte dei nostri cittadini che al momento di esprimere il voto hanno dimostrato di non essere sprovveduti e di indicare a chiare lettere quale doveva essere la loro rappresentanza. E’ il senso della democrazia. Noi ci siamo limitati a dare esecutività nella scelta degli assessori ai criteri che sono emersi dalle urne. In buona sostanza una lista che raccoglie duemila preferenze ha maggiori diritti di chi si ferma a mille. Ma, ripeto, oggi la città ci chiede di lavorare e tutti dovremo farlo guardare alla stessa direzione”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 10.114 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT