Al centro Pippo Midili con Gianfranco Nastasi, Mario SIndoni e Pino Galluzzo (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, Pippo Midili nega la vice sindacatura alla Lega e si riaprono i giochi: il partito di Salvini corre da solo 11 Luglio 2020 Cronaca 16 Commenti Pippo Midili rompe con la Lega e i giochi per le amministrative si riaprono: non solo la Lega potrebbe scendere in campo in solitaria con un suo candidato sindaco ma, a questo punto, risalirebbero le quotazioni di una candidatura di Lorenzo Italiano, messa in naftalina e ritirata fuori nel giro di 24 ore, con una timida ipotesi pure della riproposizione di Giovanni Formica. Con la mossa di Midili, i “sindaci” potrebbero diventare otto se si considera che hanno ufficializzato anche Giovanni Utano (5Stelle), Maurizio Munafò, Antonio Messina e Fabrizio Spinelli (Italia Viva), quest’ultimo ancora promosso da un comitato. Situazione ben vista da tanti addetti ai lavori. Da un lato gli elettori potrebbero scegliere il proprio “sindaco” senza tapparsi il naso, grazie all’ampia scelta proposta all’elettorato. Dall’altro, tecnicamente, si eviterebbe l’ipotesi concreta di una vittoria a primo turno per lasciare margini di trattative al ballottaggio tra le varie anime. LA ROTTURA CON LA LEGA. Il tam tam ha cominciato a farsi sempre più forte nella tarda mattinata grazie alla viva voce del candidato a sindaco Pippo Midili che avrebbe comunicato alle sue liste che la Lega non avrebbe fatto parte della coalizione. Ufficialmente non c’era mai stata ma di fatto era già dentro. A tirare un sospiro di sollievo sono stati in tanti, a cominciare dalla lista “Fare Milazzo” pronta al trasloco per incompatibilità ideologica. Tra i sostenitori di Midili si racconta di un fiero e stoico no alla Lega che avrebbe accolto nelle ultime 24 ore ben cinque candidati che venivano dati vicino a Lorenzo Italiano, capeggiati dall’avvocato Antonella Bartolomeo. Qualcuno ha cominciato a sentire puzza di bruciato, pensando ad un “cavallo di Troia” dentro le liste. Si dice che il giorno prima avessero contattato Midili che ipotizzava di inserirli nelle sue civiche, poi, improvvisamente sono transitati nella Lega. Damiano Maisano e Matteo Salvini LA VICE SINDACATURA DI DAMIANO MAISANO. In realtà la rottura con il partito di Salvini sarebbe stata legata alla mancata concessione della vice sindacatura al partito di Salvini nella persona di Damiano Maisano, reo di avere fatto parte della giunta Formica. Una situazione che ha fatto crescere le quotazioni interne di Pippo Midili il quale agli occhi degli alleati si è dimostrato libero dalle imposizioni regionali e dalle pressioni dei deputati barcellonesi. I bene informati, in realtà, raccontano di un Midili un po’ più attendista, ammettendo le difficoltà interne ed ipotizzando, per eluderle, di accogliere Maisano dopo il voto, quando i giochi erano fatti. Ma si tratta solo di indiscrezioni. SCARAMUCCE TRA DEPUTATI. Senza la Lega non si rispetteranno gli accordi regionali ma difficilmente i vertici palermitani ci perderanno il sonno. Di avere perso strada facendo lo stimato collega barcellonese Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars del partito di Salvini, se ne stanno facendo una ragione anche i deputati Pino Galuzzo (Diventerà Bellissima) e Tommaso Calderone (Forza Italia) le cui scaramucce vivacizzano la politica locale dall’inizio della legislatura. Giovanni Formica e Lorenzo Italiano (FOTO OGGI MILAZZO) ITALIANO SPALANCA LA PORTA ALLA CANDIDATURA. Formalmente l’appoggio della Lega, non era stata mai stato ufficializzato. Si aspettava che Lorenzo Italiano rinunciasse alla candidatura e “liberasse” la Lega che poteva seguire Forza Italia, Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima nella coalizione del capogruppo di opposizione che vanta otto sigle. Italiano, invece, senza Lega e Forza Italia, pur ammettendo agli amici che la candidatura era tramontata, ha lasciato una porta aperta che all’occorrenza potrebbe essere spalancata. «Sento il dovere di ringraziare i dirigenti della Lega per il sostegno politico oltre che personale dimostratami in questo periodo – ha scritto su social – A differenza del partito dove ho militato per 26 lunghi anni, fino alla scorsa settimana, certamente anni prima dell’adesione di deputati provenienti da altre storie politiche». Italiano bacchetta gli onorevoli Gianfranco Miccichè e Bernadette Grasso. «Mi aspettavo dall’onorevole Grasso che almeno si ricordasse di quante battaglie politiche abbiamo fatto insieme, una su tutte la candidatura in “Grande Sud” dove ho contribuito, insieme ad altri candidati, a farle scattare il seggio. Tutto dimenticato. Bastava solo una telefonata per salvare il rapporto umano e mantenere le cose più semplici della vita, tra questi l’umiltà! Pur non conoscendo la Lega, ho ritrovato nella sua dirigenza coerenza, lealtà e difesa estrema. Oggi il mio impegno sarà accanto ai Milazzesi e a difesa della nostra città. Il nostro progetto continua». Ancora è troppo presto per capire cosa significhi precisamente che il progetto “continua” (si parla di tre liste civiche di cui non si conoscono i simboli ma non la reale consistenza), è altrettanto vero, però, che davanti ad una parcellizzazione delle candidature per la guida di Milazzo il rientro dell’ex sindaco azzurro e della Lega potrebbe avere un senso politico e contribuire a riaprire i giochi amministrativi. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 12.708 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT