L’intensificarsi della protesta dei lavoratori dell’indotto culminato nel presidio allestito da ieri mattina davanti all’ingresso della Raffineria e la decisione di proseguire lo sciopero ad oltranza sino a quando non sarà trovata una soluzione che permetta alle maestranze in atto fuori dall’industria di rientrare al lavoro, è seguita con particolare attenzione anche dall’Amministrazione comunale.

“È un peccato che l’incontro di ieri sia saltato – afferma il sindaco Giovanni Formica -. Sono certo che sarebbe stato utile per fare un passo in avanti nella delicata trattativa che vede protagonisti centinaia di lavoratori dell’indotto della Ram al momento fermi.
Comprendo che, a fronte della situazione di stallo determinatasi, la decisione delle organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione era ineluttabile, così come scontate erano le azioni di protesta di chi, al momento, non riesce ad immaginare il proprio futuro.
Credo, comunque – prosegue il primo cittadino – dalle informazioni che ho assunto, che ci siano margini e disponibilità per trovare soluzioni che permettano di gestire questa complessa vicenda col minor danno per tutti nell’immediato, nella prospettiva di un pieno e rapido ritorno alla normalità, auspicato da tutti. È ovvio, però, che gli attori in campo devono sentirsi pronti ad esaminare i profili critici fuori dagli schemi tradizionali. Stiamo vivendo un momento particolarmente delicato in cui ciascuno deve avvertire come più forte la responsabilità del proprio ruolo. Se tutti consideriamo un valore la ripartenza economica e sociale del nostro territorio, questo è il momento di dimostrarlo, abbandonando i tatticismi e collocando le questioni nella loro dimensione reale; una dimensione che va ben oltre la vertenza e che investe in maniera prepotente tutta la comunità milazzese e della Valle del Mela.
I sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela – conclude Formica – continueranno, certamente, a seguire la vicenda, pronti ad intervenire ogniqualvolta si renda necessario o ne siano richiesti, per concorrere nella ricerca delle soluzioni possibili”.

 

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Anonimo
Anonimo
4 anni fa

“È ovvio, però, che gli attori in campo devono sentirsi pronti ad esaminare i profili critici fuori dagli schemi tradizionali.” Da questo deduco che l’operaio debba sacrificare diritti acquisiti nel tempo in maniera tale da ridurre i costi RAM/Ditte? Spero di sbagliarmi..

Realista
Realista
4 anni fa
Reply to  Anonimo

Diritti acquisiti in tempi di vacche grasse. E’ noto a tutti che le buste paga e gli organici nel tempo sono state gonfiate in maniera indecente !!!
Una cosa è il mantenimento del posto di lavoro, altra cosa è mantenere privilegi che non hanno confronti in altre realtà.

Anonimo
Anonimo
4 anni fa
Reply to  Realista

Sono proprio i vecchi fruitori di questi benefit ad essere tutelati in questo contesto. Per sua informazione le comunico che esiste un accordo all’interno dell’indotto che tutela gli storici (assunti fino al 1996).Attualmente chi ne sta giovando da questo Covid 19 sono esattamente la Raffineria, le ditte dell’indotto e la loro compagine.

Dipendente indotto
Dipendente indotto
4 anni fa

Deciditi conchi stare, maimone o RAM, le due cose non sono compatibili.

Chiacchierone
Chiacchierone
4 anni fa

Il bene di tutti è la chiusura.
Problema occupazionale non c’è…personale RAM reimpiegato in altre strutture Eni e Q8, maestranze impiegate per decenni nello smantellamento e costruzione di hotel, ristoranti, lidi ,porticcioli, b&b e quant’altro….

giony
giony
4 anni fa
Reply to  Chiacchierone

ma tu ci sei mai stato all’interno dello stabilimento sai quanti soldini ci vogliono per smantellare comincia a cercare i soldini per farlo e chi li mette penso che viva in un’altra dimensione ma nemmeno su Marte oltre vedo che con due parole ai risolto tutti i problemi sei bravissimo!!!!!!

Chiacchierone
Chiacchierone
4 anni fa
Reply to  giony
Realista
Realista
4 anni fa
Reply to  Chiacchierone

Povero illuso… il terreno è della RAM

Realista
Realista
4 anni fa

Ma è lo stesso sindaco che due anni fá dichiarava l’emergenza sanitaria ?!! Allora la responsabilitä del ruolo, che ora rivendica per gli altri, non imponeva di verificare le fonti e poi sparare l’allarme. Allora cosa era tatticismo o dimensione reale ?!! No perchè allora voglio sapere se la RAM è ancora una emergenza sanitaria… oppure ora è la soluzione economica e sociale ?!!

Peppe
Peppe
4 anni fa

Ponzio Pilato. Rileggiti e se ci riesci facci capire da che parte stai? Belle le enunciazioni di principio che fanno tanta fuffa…ma il lardo dove sta?