Si chiama Nose – acronimo di Network for odour sensitivity (rete per la sensibilità agli odori) la nuova applicazione scaricabile sul proprio smartphone che consentirà ai cittadini delle tre aree ad elevato rischio ambientale dell’Isola (Priolo, Milazzo e Gela) di segnalare le eventuali molestie olfattive avvertite.

Il progetto che vede il governo Musumeci, insieme al Cnr e all’Arpa Sicilia, è stato presentato stamane a Siracusa – alla presenza del prefetto Luigi Pizzi e dell’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro – ai sindaci di Siracusa Francesco Italia, di Augusta Cettina Di Pietro e di Priolo Pippo Gianni.

L’iniziativa, in questa prima fase sperimentale che durerà tre mesi, è rivolta ai Comuni dell’area aretusea e dopo verrà estesa al comprensorio di Milazzo (Valle del Mela)  e alla provincia di Caltanissetta. L’investimento della Regione Siciliana è di circa 840 mila euro, di cui il 40% destinato alla zona di Siracusa. Le risorse serviranno per l’acquisto di dodici rilevatori. Obiettivo del progetto, nel quale è coinvolta anche l’università di Catania, è quello di identificare l’origine degli odori in modo da rendere operativa la “Rete regionale di rilevamento delle molestie olfattive” nelle tre aree.

“Ci muoviamo – sottolinea l’assessore Cordaro – nell’ambito del Piano sulla qualità dell’aria, approvato dal governo Musumeci nel luglio dello scorso anno. Quello presentato oggi è un sistema innovativo che, da un lato, si concretizza in un atto di democrazia partecipata, dall’altro serve ad accertare la sorgente dell’odore e, quindi, a stabilire un principio di responsabilità: chi ‘sporca’ paga. L’App è gratuita e consentirà di inviare – in modo riservato e quindi anonimo – i dati in tempo reale ad Arpa Sicilia”.

Per far funzionare l’app sul proprio telefonino è necessario che registrarsi col proprio numero, al quale verrà inviato, via sms, un codice per confermare l’attivazione del servizio. Una volta attivata l’applicazione, verrà chiesta la descrizione della tipologia di odore (bruciato, fognatura, idrocarburi, solventi, zolfo, altro), la sua intensità (molto forte, forte, distinguibile, debole, molto debole) e infine il disturbo percepito (bruciore agli occhi o alla gola, difficoltà di respiro, mal di testa, prurito o irritazione al naso). L’App può essere scaricata all’indirizzo nose-cnr.arpa.sicilia.it.

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Davide
Davide
4 anni fa

Io conosco soltanto i limiti dell’analisi matematica; i limiti di certe menti; i limiti sportivi da superare; i limiti di velocità; conosco il defunto, Paolo Limiti… L’unica cosa che non conosco sono i limiti delle sostanze nocive e, forse, non li conoscerà mai nessuno con questo andazzo, dal momento che a Milazzo non gliene frega niente a nessuno!

Davide
Davide
4 anni fa

Non serve un’app per segnalare cattivi odori; piuttosto, servirebbe un’app per segnalare tutte le teste di capra (tante) che, a Milazzo, sostengono non esistano odori molesti ed eventuali sostanze nocive. Una cosa è certa: questa app di sicuro non verrà installata e, quindi, utilizzata dagli “affiliati” della RAM, tanto meno da coloro che hanno le mani in pasta. Povera Italia!

milazzese1
milazzese1
4 anni fa

Non illudiamoci, la raffineria di Milazzo non é una fabbrica di cioccolatini, i cattivi odori ci sono sempre stati e ci saranno, nessuno li potrà mai eliminare; noi a Milazzo li percepiamo principalmente quando l’aria é ferma oppure quando soffia vento da Sud/Est (scirocco), ci dobbiamo rassegnare purtroppo.

Lulu
Lulu
4 anni fa

Ma per voi ‘sta cosa è utile?A me sa tanto di uno spreco di soldi o di voler far guadagnare dei soldi a qualcuno.Ma c’è bisogno dell’APP per capire che tutti i giorni ci intossicano?Le indagini le debbono fare gli organi competenti, che ne sa il cittadino da dove viene la puzza?Il cittadino respira e basta.Soldi buttati!’Ste centraline è da vent’anni che devono essere installate ora arriva l’APP..