Oggi, 29 giugno, alle 10.30, al Lido La Fenice si svolgerà il “No Barrier Tour” di Milazzo. È un evento di subacquea e disabilità che coinvolge i professionisti di Blunauta Diving Center di Milazzo e di Spazio Mare Diving School di Catania nonchè sportivi, volontari e persone con disabilità di diversa natura aspiranti subacquei.

Si tratta di un evento sostenuto per da DDI (Disabled Divers International) con Fondazione Decathlon e DAN Europe (Divers Alert Network) che mira a far conoscere l’attività subacquea rivolta a persone con disabilità. L’obiettivo è quello di valorizzare la valenza riabilitativa, ricreativa e aggregativa della subacquea e affermare i numerosi benefici psico-fisici derivanti dalla sua pratica.

Già dalle prime prove le emozioni sono assicurate. Immergersi e ritrovarsi nuovamente liberi di muoversi, leggeri, senza ostacoli e impedimenti, è un’esperienza unica, per chiunque. I ragazzi con disabilità potranno per la prima volta nella loro vita provare l’emozione di respirare sott’acqua, sperimentando sensazioni nuove e diverse in un clima di divertimento e allegria.

I partecipanti, accompagnati e assistiti da uno staff di professionisti ed istruttori DDI altamente qualificati ed opportunamente formati di Blunauta Diving Center di Milazzo e di Spazio Mare Diving School di Catania, saranno accompagnati in tutta sicurezza alla scoperta di questo meraviglioso mondo marino.

Nella stessa giornata vi saranno presenti anche i giovani del Rotaract sezione Milazzo. A Pasqua, grazie ad alcuni sponsor del territorio, hanno raccolto dei premi che successivamente sono stati sorteggiati al fine di raggiungere la somma per l’acquisto della job’s, sedia che permette alle persone con disabilità motorie di muoversi sulla sabbia e dunque poter entrare in acqua, che in occasione della suddetta giornata verrà consegnata in omaggio alla associazione Onlus La Fenice. L’obiettivo di questo anno sociale, dei giovani del Rotaract, è quello dell’abbattimento delle barriere, sia architettoniche che umane, infatti hanno anche collaborato con un progetto di terapia assistita a cavallo in favore di alcuni ragazzi affetti dalla sindrome di Down.