Milazzo è ormai in piena campagna elettorale. Dopo le candidature del gruppo “Fare Milazzo” con il ticket Danilo Ficarra – Angelica Furnari, il lavoro sotterraneo del capogruppo di opposizione Pippo Midili che conta sul sostegno di Carmelo Pino e avrebbe già pronta una lista, la discesa in campo di Lorenzo Italiano e del medico Franco Cusumano ora nasce Azione civica per Milazzo. A guidarla è il presidente Giovanni Utano, medico dell’Asp, che molti indicano come papabile candidato a sindaco.

I soci promotori sono: Salvatore Amato, BIagio Carbone, Francesco Faranda, Francesco Fobert, Giovanni Materia, Giovanni Filippo Muscianisi, Giuseppe Muscianisi, Rosa Nastasi (vice presidente), Saro Pergolizzi, Valentina Sabino, Ivan Salmeri (segretaria) e Giovanni Utano.

Lavorare per Milazzo. Questa è l’ambizione su cui il Comitato “Azione civica per Milazzo “intende chiamare a discutere persone impegnate nella società civile, per promuovere un confronto in vista delle elezioni amministrative del prosismo anno.

«Sentiamo, infatti, l’urgenza di unire le nostre competenze, le visioni e le prospettive delle diverse esperienze maturate nella vita lavorativa, per dare forza alle molte energie che la città esprime e per reagire ai tanti fattori di crisi che vive ogni giorno», scrivono in una nota.

«Non possiamo rassegnarci al declino – aggiungono – a una crescita debole che genera solo sfiducia e anarchia. Tre sono i nostri obiettivi: lavorare per l’unità e per un autentico ascolto reciproco al fine di dare un’alternativa ai cittadini; proporre soluzioni possibili ai problemi delle persone; favorire rappresentanti scelti sulla base del merito, abbandonando ogni sudditanza verso le posizioni di rendita».

Secondo Azione civica per Milazzo «vi sono state forti responsabilità politiche delle precedenti amministrazioni che hanno penalizzato Milazzo a partire dalla fine degli anni ‘90».
«L’urgenza delle cose ci richiama oggi a un impegno comune, un’ampia partecipazione popolare, per individuare soluzioni ai nostri problemi complessi, capaci di mettere insieme crescita economica e benessere sociale, di creare lavoro buono per le nuove generazioni, avviando una nuova “ricostruzione sociale e culturale”, coniugando i meriti e i bisogni di un territorio che tuttavia manifesta forti potenzialità innovative. È evidente la necessità di discutere per ricostruire una prospettiva e per questo il Comitato si pone come contenitore di bisogni e laboratorio di nuove esperienze».

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Gaudio Magno
Gaudio Magno
3 anni fa

sono francamente desolato, tutti vogliono cambiare tutto perché non cambi niente.

milazzese stanco dei vecchi di testa
milazzese stanco dei vecchi di testa
5 anni fa

a ceccati un travaggiu…sicuramente non porterà cambiamenti, Milazzo sta morendo da 20 anni. voglio ricordare la morte di quel ragazzo al tono lo scorso estate. Hanno aspettato anni per mettere dei comuni DOSSI per rallentare le auto in carreggiata.Il sindaco formica è stato il peggiore, ma anche gli altri che lo hanno preceduto non sono stati il massimo. Sempre la stessa barzeletta. peccato

Vinny
Vinny
5 anni fa

Non lo conosco….boh…..cmq un altro medico….e la lista sotto sempre la stessa minestra…..come al solito si evince una sorta di puzza di classismo….ragazzi di tutti noi se ne strasbattono alla grande…..

Cittadino schifato
Cittadino schifato
5 anni fa

Ma li avete letti i nomi?
Tutta gente con la puzza sotto il naso che non ha alcun rapporto con i comuni cittadini.
Ma dove devono andare???????????

Cittadino attento
Cittadino attento
5 anni fa

La rinascita di Saro Pergolizzi, colui che sosteneva fortemente che il dissesto a Milazzo era solo utopia…..

Davide
Davide
5 anni fa

A Milazzo purtroppo non incombe solo il dissesto, ma il vuoto cosmico! (soprattutto culturale). Se non si attua una sana politica imprenditoriale, di investimento (di certo non per fare inceneritori, o ‘merde’ simili), crediate che basti aprire qualche locale, dare una pulita alle strade e una potata a quei quattro alberelli rimasti per far sì che la città riviva e torni ad attrarre gente?

Peppe
Peppe
5 anni fa
Reply to  Davide

Ci vuole una visione nuova di citta che non può prescindere dalla scomparsa del traffico veicolare nel centro storico. Pedonalizzazione spinta,attività ludico ricreative valorizzare,invece caro Davide,i tanti uomini di buona volontà facendo rete culturale. Io ci credo sono fiducioso nei tanti silenti milazzesi e nelle loro capacita .

Davide
Davide
5 anni fa
Reply to  Peppe

Nei “silenti milazzesi”, come dici tu, non credo tanto; piuttosto, serve gente che faccia ‘rumore’, non persone tacite che non hanno nulla da dire (e spesso, anche da fare). La pedonalizzazione spinta non ha senso, impensabile e anacronistica. Nemmeno un modello di città intasata da veicoli funziona. “In medio stat virtus” è sempre la soluzione migliore per accontentare tutti… e non fare danni.

Davide
Davide
5 anni fa
Reply to  Davide

Le città, che piaccia o no, rivivono coi soldi, non con le chiacchiere elettorali. Immaginiamo: proviamo ad invitare uno sceicco; facciamogli apprezzare le bellezze e le potenzialità inespresse di Milazzo con la speranza che se ne possa innamorare. Vedrete cosa potrebbe diventare la nostra terra! La politica avrebbe sì il merito di attuare, ma senza imprenditorialità vera non c’è niente da fare!