Tempo di consuntivo per la Capitaneria di Milazzo impegnata dal 16 giugno al 16 settembre, nel servizio Mare Sicuro 2018. Durante l’operazione sono state accertate numerose infrazioni, prevalentemente limiti di navigazione dalla costa, dotazioni degli stabilimenti balneari, violazioni al codice della nautica da diporto, al regolamento che disciplina la fruizione della Riserva naturale orientata di Marinello, ed alla vigente normativa in materia di pesca sportiva ricreativa. Sono stati effettuati complessivamente 1.104 controlli, ed elevati 91 sanzioni amministrative.

Da sinistra: Donato, Esibini, Arena, Terranova, Rossano, Principale

Di particolare rilievo è stata, altresì, l’attività di controllo espletata sul corretto utilizzo di aree demaniali marittime ed a tutela dell’ambiente marino costiero. L’attività ha portato alla redazione di 15 informative di reato alla competente autorità giudiziaria, prevalentemente per l’accertamento di occupazioni abusive di aree demaniali marittime in assenza di apposito titolo concessorio. Questa attività in particolare, fortemente voluta dai vertici istituzionali del Corpo, ha consentito di restituire alla libera fruizione aree demaniali abusivamente occupate da privati, in taluni casi anche per finalità di lucro.

Molto intensa è stata, inoltre, l’attività di soccorso espletata dai mezzi e uomini della Guardia Costiera di Milazzo che ha portato a prestare assistenza a 12 unità navali ed a soccorrere 34 persone in pericolo in mare.

Durante la settimana del ferragosto, quando si è registrato il maggiore afflusso di bagnanti sui litorali di competenza, sono stati effettuati mirati controlli in materia di sicurezza della navigazione. Nel corso della stagione balneare sono pervenute numerose segnalazioni da parte di bagnanti e diportisti in merito a presunti inquinamenti dell’ambiente marino in numerose località costiere. Sulla scorta di queste segnalazioni è stata espletata una intensa attività di accertamento, anche tramite prelievi e campionamenti di acqua presso gli specchi acquei interessati, con il coinvolgimento dell’ARPA e delle amministrazioni comunali interessate, in particolar modo nei casi in cui le segnalazioni hanno riguardato versamenti in mare di reflui fognari non depurati.

L’attività ispettiva è stata svolta anche a tutela delle risorse ittiche con controllo della filiera della pesca dal prelievo della risorsa alla commercializzazione del prodotto, con particolare riguardo alla repressione della pesca illegale.