Giovanni Formica (FOTO OGGI MILAZZO)Il sindaco Formica sarà parte civile nel processo contro la Raffineria. Ma da privato cittadino 17 Settembre 2018 Ambiente 16 Commenti Il sindaco Giovanni Formica Ancora non si sa se il Comune di Milazzo si costituirà parte civile nell’eventuale processo ai vertici della Raffineria di Milazzo su cui pende una richiesta di rinvio a giudizio per reati ambientali (prima udienza il 12 ottobre). Di certo lo farà il sindaco Giovanni Formica da privato cittadino. «Se il Comune si costituirà parte civile ancora non lo posso dire perchè non ho avuto modo di confrontarmi con la giunta – sostiene ad Oggi Milazzo il primo cittadino – di certo posso anticipare che lo farò in qualità di presidente dei Dem (Democratici milazzesi) visto che risulto parte offesa in quanto promotore di denunce ambientali a tutela del territorio». L’INTERROGAZIONE. Formica in qualche modo, così, risponde all’interrogazione presentata dai consiglieri comunali Rosario Piraino, Maria Magliarditi e Alessandro Oliva nella quale chiedono al sindaco di conoscere “quali determinazioni intende intraprendere a salvaguardia della salute pubblica e se intende costituirsi parte civile nel processo penale nei confronti della RAM”. Nel documento richiamano anche la presa di posizione del presidente della Regione Musumeci e di altri Comuni che hanno già deliberato di costituirsi parte civile. “Considerato che dalle dichiarazioni di un movimento politico (Sicilia Futura) facente parte della maggioranza dell’Amministrazione Formica, si evince chiaramente ed inconfutabilmente la volontà di non adire a tale processo, destano forti preoccupazioni sulle possibili determinazioni del Sindaco Formica, nel perdurante silenzio dello stesso e visti gli ultimi accadimenti che hanno interessato la Raffineria (fumata nera di giorno 15)». IL RICORSO AL TAR. Le Associazioni Adasc, Tsc, Cta Arci comitato territoriale di Messina hanno depositato tramite gli avvocati Vera Giorgianni e Rosangela David intervento ad adiuvandum dinanzi al TAR di Catania a supporto del ricorso presentato dai Comuni della Valle del Mela contro il decreto rilasciato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del Mare in merito al riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria di Milazzo. «Durante l’iter amministrativo siamo intervenuti inviando osservazioni tecniche e ottenendo anche l’intervento del Ministero della Salute – dichiara il presidente dell’Adasc Peppe Maimone – dal nostro punto di vista il decreto presenta diverse illegittimità che sono state ben argomentate nell’atto depositato al Tribunale Amministrativo Regionale». I sodalizi apprezzano l’iniziativa dei Comuni di Condrò, Gualtieri Sicaminò, Merì, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, San Pier Niceto e Santa Lucia del Mela che hanno intrapreso un’azione concreta a tutela dell’ambiente e della salute pubblica. «Anche noi abbiamo deciso di fare la nostra parte intervenendo dinanzi al TAR perché riteniamo che l’AIA deve prevedere l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili per abbattere le emissioni di agenti inquinanti e limiti più restrittivi a tutela della salute della popolazione», conclude Maimone. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 13.254 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT