Asse viario di MIlazzo (Foto Oggi Milazzo)Cinquestelle e Partito Comunista contro l’intitolazione dell’asse viario all’onorevole Merlino 22 Novembre 2017 Cronaca 13 Commenti Pino Merlino LA POLEMICA. È giusto intitolare l’asse viario di Milazzo all’onorevole Pino Merlino? A chiederselo sono in molti a Milazzo dopo la mozione sostenuta dai consiglieri Lydia Russo e Gianfranco Nastasi votata dal consiglio comunale. Ad avere le idee chiare, però, sono sia il meetup “Milazzo in Movimento” che il Partito Comunista guidato da Cristoforo Tramontana che si dicono contrari alla scelta anche perché – dopo un dibattito in aula – era stata proposta come alternativa l’intitolazione dell’arteria alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino. «Ci chiediamo con quale criterio di valutazione sia avvenuta una scelta che pone come identità, personaggi che hanno pagato con la vita lottando contro la mafia, rispetto ad un politico dai trascorsi rimasti ad oggi, dubbi e poco chiari. Per quanto si percepisca la scelta puramente politica, può un Consiglio indirizzare una valutazione così importante e permanente, basandosi solo su questo?». DI LUI PARLO’ IL PENTITO SIINO. Il movimento chiarisce meglio il perché della presa di posizione. «Riteniamo – scrivono i Cinquestelle – che Milazzo non abbia bisogno di lapidi commemorative verso un personaggio additato dal pentito di cosa nostra Angelo Siino, di aver collaborato insieme a vertici imprenditoriali, massonici e mafiosi della provincia di Messina, così come la storia descrive. Ai tempi, l’onorevole Merlino si occupava di appalti pubblici in tutto il messinese. Mai una via è stata intestata a qualcuno che dietro di se ha lasciato più ombre che luci e nello specifico tra l’altro, essendo stato lo stesso accusato di concussione e raggiunto da ordine di custodia cautelare presso il policlinico, dove ne era ricoverato da giorni». NON SI E’ MAI POTUTO DIFENDERSI DALLE ACCUSE. Per la cronaca la morte dell’onorevole è giunta prima che tutto si chiarisse con un regolare processo e potesse difendersi dalle accuse. «Una situazione che lascia nell’immaginario collettivo un dubbio amletico, sulla quale difficilmente oggi si potrà fare luce – conclude il meetup di Milazzo – ed è per questo che preferiremmo ricordare luoghi commemorativi attraverso figure nitide, di uomini che con il loro esempio, hanno reso gloriosa la nostra città agli occhi dell’Italia intera». I COMUNISTI RICORDANO IL DISCUSSO PRANZO A PORTOROSA. A non utilizzare mezzi termini il Partito Comunista. Che entra nei dettagli. «Bisognerebbe ricordare – sostiene Cristoforo Tramontana in una nota stampa – che il collaboratore di giustizia Angelo Siino, (massone ed ex “Ministro dei Lavori Pubblici” di Cosa Nostra al tempo in cui capo dei capi era Totò Riina), nel corso della sua testimonianza al processo in Corte D’assise a Messina il 18 settembre 2011 (Abbate Francesco+272) rivelò di aver partecipato, quando era latitante a Portorosa, ad un “pranzo” di vertice a Milazzo nel quale politici, imprenditori, mafiosi e massoni si incontrarono per discutere su importanti opere pubbliche in via di realizzazione nella provincia di Messina. E fra i politici indicò proprio l’onorevole Giuseppe Merlino definendolo come “uno dei personaggi che si occupava della gestione degli appalti pubblici in provincia di Messina”». AGGIORNAMENTO. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente dell’Adasc, Peppe Maimone, il quale contestando aspramente la proposta dei proponenti, i consiglieri Lidya Russo e Gianfraco Nastasi, ha anticipato che scriverà al Prefetto di Messina e al Ministero degli interni affinchè venga bloccato l’iter. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.548 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT