SAN FILIPPO DEL MELA. I filippesi rimangono storditi dopo il terremoto giudiziario che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco Pasquale Aliprandi e il suo vice Giuseppe Recupero. Nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione de “La città della moda, del commercio e della tecnlogia” nella frazione Archi, su progetto della società palermitana Area srl, sono indagati con l’accusa di presunta concussione anche l’ex primo cittadino Peppe Cocuzza e l’ex consigliere Massimiliano Ragno. Tra l’altro, stamattina, la Gazzetta del Sud, ha riportato stralci di verbali del 2013 nel quale l’ex presidente del consiglio comunale Matteo Di Bella sosteneva ai carabinieri di avere rifiutato nell’ottobre 2011 una mazzetta da 3950 euro contenuta in una “bustarella” consegnata dallo stesso Cocuzza (il diniego l’avrebbe pagata anche con la mozione di sfiducia che gli ha fatto perdere la presidenza dei lavori in aula a favore di Ragno).

AL VOTO. Ma c’è chi guarda anche alla campagna elettorale per il rinnovo aministrativo. Sia Aliprandi che Recupero si sono dimessi e la Regione a maggio nominerà un commissario che guiderà la città. E’ escluso che San Filippo del Mela possa essere inserita nella tornata amministrativa di giugno, non ci sono i tempi tecnici. A questo punto l’appuntamento dovrebbe essere rinviato a giugno 2018. Ma uno spiraglio per l’ente potrebe apririsi a novembre, in occasione delle elezioni Regionali. Non è escluso che i comuni senza amministrazione possano tornare alle urne in quella occasione. Una campagna elettorale che rischia di fare piazza pulita di una classe dirigente che ha governato negli ultimi 20 anni dando spazio a volti nuovi (o alle secondo linee).

LA SOLIDARIETA’. In merito alle vicende che hanno investito il Comune di S. Filippo del Mela, gli Assessori ed i Consiglieri Comunali di maggioranza esprimono «piena fiducia nell’operato della Magistratura e riconoscono l’alto senso di responsabilità del Sindaco Pasquale Aliprandi, il quale ha rassegnato le proprie immediate ed irrevocabili dimissioni dall’incarico».