Si sarebbe allontanato dall’abitazione con tanto di braccialetto elettronico per attraversare la strada e buttare il sacchetto della spazzatura nel cassonetto. A bloccare F.P., 26 anni, da tempo ristretto agli arresti domiciliari nelll’abitazione di San Filippo del Mela, è stata una pattuglia dei carabinieri di Milazzo che lo ha fermato nella rampa delle scale che conduce all’abitazione. A nulla sono valse le giustificazioni. Il ragazzo ha sostenuto che avrebbe avuto l’impellenza di buttare i rifiuti poichè le feci del proprio gatto emanavano un fetore che disturbava pure i vicini di casa.

Giustificazione non del tutto fantasiosa. A suffragare la tesi del giovane – difeso dall’avvocato Maria Rosaria Cusumano –  il fatto che il braccialetto elettronico non ha segnalato nulla di anomalo, visto che l’allarme scatta alla centrale dopo un minuto e mezzo l’ipotetica evasione.  Gli uomini dellla pattuglia si sono insospettiti in quanto il ventisenne è oggetto periodico di controlli di routine per verificarne la presenza in casa.

Il giudice Valeria Gioeli stamattina ha convalidato l’arresto e fissato l’udienza per il 9 maggio.