ISTITUTO COMPRENSIVO SECONDO. In questi ultimi anni si sente parlare sempre di più di bullismo tra i giovani. Oggi però accanto al bullismo c’è un’altra parola, Cyberbullismo. Ne avete mai sentito parlare? Sono chiamati così tutti quegli atti di bullismo e molestia che avvengono attraverso i mezzi di comunicazione: cellulare, chat, forum, email ecc.. Essere vittime di questo tipo di violenza significa rimanere intrappolati in situazioni che possono fare molta paura e dalle quali spesso non si sa come uscire. Per questo bisogna stare molto attenti quando “cyber-comunichiamo”. Questo non significa smettere di usare internet o il cellulare, ma di cercare di stare molto attenti, soprattutto bisogna conoscere bene quello che si può fare e quello che non si deve fare. Esistono diversi tipi di atti di cyberbullismo, un esempio frequente è quello di inviare messaggi via internet o cellulare dal contenuto volgare, offensivo e spesso violento. A volte può essere uno scherzo di amici, altre volte bisogna preoccuparsi. Allora se dovesse capitare di ricevere messaggi del genere, bisogna ricordarsi di non rispondere al messaggio per non incoraggiare il bullo. E’ importante conservarli e parlare con gli adulti. Fa parte del cyberbullismo anche la pubblicazione di informazioni private. Per questo bisogna stare particolarmente attenti quando si inseriscono i dati personali. Quindi è meglio usare un nick name di fantasia e non dare troppa confidenza agli sconosciuti. Certamente non sono tutti cyber ma è importante ricordare sempre che in internet è facile spacciarsi per qualche altro. Questo può essere fatto da qualcuno che ha cattive intenzioni ma anche da chi è soltanto timido e in questo modo si nasconde dietro una vita virtuale. Ricordate però che il modo migliore è sempre quello di parlarne, sia in casa con i vostri genitori, a scuola con i professori ma anche tra coetanei.

                                                                                                GIADA CAVALLO II E

Media Luigi Rizzo