Ciccio PattiLa Fondazione Lucifero taglia l’acqua a Ciccio Patti. E vieta i “regali” 18 Settembre 2016 Cronaca 10 Commenti Sembra una lotta di nervi quella in atto tra la Fondazione Lucifero e la Vincenzo Patti. La Fondazione di Capo Milazzo non solo ha tagliato l’acqua alla società, prezioso liquido necessario per salvare il manto erboso del terreno di gioco allo “Stadio delle Palme” ma, avrebbe diffidato anche le aziende limitrofe, affittuarie anch’esse dell’Ipab, a non mettergli a disposizione i propri pozzi. A sostenerlo è una nota congiunta della Vincenzo Patti, guidata da Ciccio Patti, e del Cirucco, altra società con cui i rapporti non sono certo idialliaci. La Fondazione, nei mesi scorsi, ha tentato di riappropriarsi dell’area non rinnovando l’affitto in scadenza. A causa di difetti di notifica, però, la locazione è stata rinnovata automaticamete per altri sei anni. I problemi per Patti, però, non sono finiti. Secondo quanto riporta la nota stampa, la società sportiva, che nel 2016 compie 40 anni di attività, deve mantenere il manto erboso dello Stadio delle Palme, in caso contrario rischia lo sfratto per inadempienza. E serve l’acqua. Ciccio Patti, locatario dal 2004, per mantenere viva “l’erbetta” ha sempre utilizzato un pozzo adiacente alle serre abbandonate all’interno delle aree della fondazione. Nel tempo l’ente ha richiesto somme sempre più ingenti per il suo utilizzo, maturando, dunque, dei crediti. Che hanno dato vita ad un contenzioso. La società sportiva, infatti, ritiene che le somme non le sarebbero dovute visto che si è accollata i costi per mantenere in esercizio il pozzo. Intanto i rubinetti rimangono chiusi. «Da quasi un anno – si legge nella nota stampa – non c’è acqua per il campo di Ciccio. La Fondazione ha chiuso il rubinetto e non intende riaprirlo se non avrà il denaro. Alcuni giorni fa, i responsabili del Villaggio Cirucco, società che attinge a quel pozzo nascosto tra le serre abbandonate e dai vetri rotti della Fondazione, hanno pensato di fare un regalo per i quarant’anni della Vincenzo Patti, offrendo un po’ della loro acqua, ovviamente di quella che loro pagano regolarmente alla Fondazione , giusto per impedire che il manto erboso , essiccatosi per il caldo estivo, regredisse al punto da fare riaffiorare quel campo di polvere che Ciccio ricevette nel 2004». Ma per la Fondazione Lucifero il regalo non può essere fatto. «Con una nota del 12 settembre 2016 inviata al Cirucco ed ad altre società fruitrici del pozzo, si è diffidato queste ultime dal fornire l’acqua a Ciccio Patti». Che però ringrazia. «Ciccio Patti ringrazia comunque per il regalo , che per volere di altri lui non ha potuto ricevere , perché come si dice “ ciò che conta è il pensiero “ – conclude la nota – ed attendendo che la notte porti consiglio a chi tiene chiusi i rubinetti o che un Giudice decida in sua vece, lui continua a sognare. A nulla sono valsi gli appelli e le proposte di Ciccio ai responsabili della Fondazione Lucifero per una amichevole riconduzione della vicenda allo scopo che è comune anche all’Ente di Beneficenza , conservare per i giovani calciatori della Vincenzo Patti e per tutti i bambini di Milazzo un campo in erba». Ciccio Patti a Milazzo è ritenuto un pilastro dello sport locale. Da quarant’anni la sua società avvia i ragazzini ai fondamentali del calcio. Ancora oggi – grazie anche al supporto di mister Alessandro Camattari – regala a giovanissimi atleti di età compresa tra i dodici ed i tredici anni , con immutato spirito di dedizione ed in completa gratuità e senza alcun fine di lucro, la possibilità di praticare uno degli sport più amati ed appassionanti al mondo: correre spensierati dietro ad un pallone e fare gol. LA REPLICA. Il presidente del consiglio di amministrazione Enzo Russo….passa la palla agli uffici.. «Si tratta di atti amministrativi che vengono compiuti d’ufficio – sostiene Russo – con Ciccio Patti ho cercato anche in passato di mediare ma non è mai stata trovata una intesa. Non ne sapevo nulla, ma se il Cirucco ha tentato di cedere, anche gratuitamente, l’acqua alla Vincenzo Patti, a mio giudizio, ha compiuto una scorrettezza: l’acqua viene concessa esclusivamente per la propria attività e non si può utilizzare per altri fini». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.089 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT