VENETICO. La professoressa Barbara Floridia colpisce ancora. L’insegnante di Venetico, nel dicembre scorso, era diventato un caso nazionale grazie al video muto col quale augurava buone feste ai colleghi insegnanti ma in realtà contestava ferocemente la riforma sulla scuola. Il tutto avveniva tramite cartelli mostrati alla telecamera. Oggi è ritornata sull’argomento con un nuovo video che ha superato le 350 mila le visualizzazioni sulla sua pagina facebook. Ad occuparsi di lei anche la stampa nazionale a cominciare dal quotidiano “Il Giornale”.

Questa volta Floridia, attivista del Movimento 5 Stelle, si dedica al “gioco” dei trasferimenti degli insegnanti. Già comunicati quelli degli insegnanti di scuole elementari e medie, sabato prossimo toccherà a quelli delle superiori. Anche la professoressa Floridia è in attesa di conoscere il suo futuro. “Si gioca ancora il 13 agosto e io sono una concorrente”, scrive ironicamente su un cartello.

Con lo stesso stratagemma dei cartelli passa in rassegna le assurdità della riforma. “Paola, calabrese, zero anni di precariato. Oggi in ruolo sotto casa. Maria, siciliana, 2 figli, da 17 anni precaria oggi in ruolo… a Torino!. Luca, pugliese, 17 anni fuori provincia. Non vi è mai rientrato. Laura, pugliese, zero anni di esperienza, idonea al concorso e oggi in ruolo sotto casa”.

Una diversità di trattamento per migliaia di docenti precari che secondo la professoressa ha un colpevole: il premier Matteo Renzi e la sua “Buona Scuola”. «Si sono registrati tanti errori nei trasferimenti – assicura la docente siciliana – molti colleghi, dopo tanti anni di precariato nella propria provincia, sono finiti lontano da casa,  amici che avevano un negozio e non avevano mai insegnato, sono entrati di ruolo, colleghe, che insegnano da anni, ancora sono precarie…»

Floridia ricorda le tre regole del “gioco”. “Non puoi sapere la tua posizione in graduatoria, il territorio dell’operazione è l’Italia intera e la tua carriera potrebbe non contare nulla”. Alcuni insegnanti precari nei giorni scorsi hanno fatto notare che molti colleghi assunti con l’ultimo concorso sono stati assegnati a scuole delle loro zone di provenienza; le loro richieste di avvicinamento invece sono state ignorate, pur avendo anni di esperienza alle spalle che dovrebbero valere un punteggio alto in graduatoria.

Anche lei, dicevamo, è in attesa di conoscere la destinazione (attualmente ha la cattedra a Partinico dopo lunghi anni trascorsi al Nord). L’unica cosa certa del suo futuro è il voto al referendum di ottobre: «Stai sereno Renzi! Io voto no».

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Piero
7 anni fa

É facile parlare di rivoluzione con la pancia piena

Piero
7 anni fa

Cara professoressa: hai rotto le scatole. Ti lamenti perché la tua sede di lavoro é lontana da casa tua? Io che dovrei dire allora che un lavoro, anche precario, non ce l’ho?
Invece di essere contenta per quello che hai, fai i video su youtube criticando chi ti ha stabilizzato.
Visto che non ti piace perché non ti licenzi? C’é la fila di gente pronta a lavorare

senzapelisullalingua
senzapelisullalingua
7 anni fa
Reply to  Piero

anch’io sono finito a 1200 km da Milazzo con moglie e figli e non lavoro per lo Stato che pagherà una “mesata” alla prof fino quando campa , ma lavoro per un’azienda privata che spesso mi manda in trasferta per le sue filiali per mesi interi e ci vado perché di meglio non c’è ! questi del 5stelle fanno ridere ,si lamentano che non c’è lavoro ma quando lo creano non gli sta mai bene.