L'ex teatro al Castello inutilizzato da anni Italia Nostra: «No al nuovo teatro da 2500 posti al Castello» 10 Gennaio 2016 Cronaca 10 Commenti Italia Nostra dice no al nuovo teatro da 2500 posti al castello di Milazzo. E chiede di indire una ”Conferenza sulla Città Murata” con Regione, Soprintendenza e Associazioni culturali coinvolgendo la cittadinanza. L’Amministrazione Comunale, nei giorni scorsi, ha comunicato di avere dato l’incarico ai tecnici di redigere il progetto esecutivo ”per la costruzione di una nuova struttura modulare per spettacoli nell’area ad ovest del Duomo antico del Castello”. L’associazione presieduta da Bartolo Cannistrà chiede «che si abbandoni definitivamente il progetto nell’area della Chiesa dell’Annunziata, progetto che comporterebbe la definita copertura delle vestigia lì giacenti e la costruzione di muraglioni proprio a ridosso della scarpata prospiciente la Porticella». Per il sodalizio, la costruzione al castello, sarebbe l’ennesima scelta sbagliata nella gestione della cittadella fortificata da parte dell’amministrazione. «Ribadiamo – scrive – che è stato un errore non aver provveduto alla rimozione della fatiscente struttura teatrale che ingombra un’area di particolare interesse archeologico e deturpa l’immagine della Città Murata, ed aver ospitato all’interno della Cinta Spagnola manifestazioni incompatibili con la dignità del luogo come la Festa della Birra, la Notte Rosa o inopportune manifestazioni con finalità commerciali». In una nota, esprime preoccupazione «perché si continua a percorrere una strada sbagliata, irrispettosa del valore», chiede, quindi, «che si receda da un progetto incompatibile con la natura di un luogo denso di storia, ma anche fragile e da tutelare, a partire dal Duomo Antico che potrebbe esserne danneggiato, date le sue caratteristiche costruttive» (a quanto pare i decibel degli spettacoli musicali potrebbero danneggiare la cupola sulla cui “consistenza” ci sono state sempre le perplessità degli addetti ai lavori, ndr). «Ancora di più ci preoccupa il progetto di aprire –secondo quanto riferisce la stampa- un nuovo accesso ed una biglietteria (!) nel Rivellino di S. Giovanni (ignorando tutti i problemi di agibilità, oltre che di rispetto dell’immagine e del valore storico dei manufatti), – scrive Italia Nostra – bypassando le storiche porte della Città: si pensi piuttosto a mettere in sicurezza la Porta di S. Maria e a renderne agevole per tutti l’accesso, e ad aprire la Porta dell’Isola, come ripetutamente richiesto da Italia Nostra». Poi arrivano le proposte. «Certamente il maniero può ospitare convegni, eventi culturali, spettacoli musicali e teatrali, purché siano di dimensioni più contenute e compatibili con la sua storia e la sua natura. Si pensi piuttosto ad utilizzare a questo scopo il Cortile del Mastio, il Duomo Antico, il Monastero delle Benedettine, il cosiddetto terrapieno Zirilli, i locali nel Bastione di S. Maria i suoi spalti e quelli del Bastione dell’Isola, fermo restando che altre zone della Città sono più adatte all’ uso». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.798 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT