E’ stata inaugurata oggi all’I.T.T. Ettore Majorana di Milazzo una nuova ala che consentirà alla scuola di disporre di sedici locali,  tra aule e laboratori. Gli spazi sono provvisti di tutta la strumentazione utile alle attività tecnico-pratiche degli indirizzi elettronica ed elettrotecnica, meccanica, meccatronica ed energia e il nuovo laboratorio di scienza della navigazione aerea destinato all’indirizzo Trasporti e logistica. Il taglio del nastro è stato il momento conclusivo di un progetto Pon Fers sviluppato nel maggio del 2010 dall’Ufficio tecnico della allora Provincia Regionale. Visibilmente emozionato il preside Stello Vadalà, in un’aula magna particolarmente gremita, ha ringraziato chi ha lavorato direttamente e indirettamente al progetto. «È inusuale – precisa – che nella pubblica amministrazione ci si dedichi con tanta e tale solerzia alla realizzazione di opere destinate alla collettività. Nel ringraziare coloro i quali vi hanno contribuito mi preme sottolineare quanto il lavoro di tutto il personale interno alla scuola, cui non erano destinati emolumenti, sia stato indispensabile alla realizzazione di un progetto di così ampio respiro. E se docenti, allievi e chiunque si trovi con noi a collaborare – prosegue il dirigente scolastico – si sentono parte integrante di questa grande famiglia che è il Majorana il nostro scopo può dirsi raggiunto» .
Alla conferenza di presentazione, prima dell’apertura nei nuovi locali, l’intervento del Direttore Generale della Raffineria di Milazzo, Pietro Maugeri, a riconoscere il lavoro del Majorana: «La riqualificazione della nuova ala è una bella storia di gestione dei fondi europei amministrati egregiamente». Presenti anche il direttore della produzione Massimo Tiberga e del Capo Centrale Salvatore Marchese della Edipower, il Comandante della Capitaneria di Porto Enrico Arena e numerose maestranze locali. Colpisce, tra le altre, la riflessione dell’Assessore dei beni culturali e della pubblica istruzione Salvatore Presti, che smentisce l’immobilismo siciliano cui si riferiva Tomasi di Lampedusa prendendo a esempio l’istituto tecnico mamertino. A tagliare il nastro dell’area riqualificata Pietro Maugeri e Massimo Tiberga. Al termine la benedizione di padre Giovanni Saccà, docente di religione dell’istituto, quale sigillo d’un traguardo che oggi sintetizza la lunga storia di un grande progetto.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Franco
Franco
8 anni fa

Ma non si capisce se la RAM ha messo i soldi o se si tratta di fondi europei intercettati dall’Istituto Scolastico.
Poichè il taglio del nastro è stato effettuato dal direttore della RAM penso che l’industria abbia contribuito notevolmente.
Adesso tutti i pseudo-ambientalisti si scateneranno nel commentare e non guarderanno al miglioramento dell’attività scolastica dei nostri figli ma sospetteranno che la Raffineria con questo intervento acquista un lasciapassare per poter trasgredire alle norme antinquinamento.