Il manifesto firmato dai consiglieri di opposizioneRifiuti a Milazzo, migliaia di cittadini presentano ricorsi: ecco cosa fare 27 Ottobre 2015 Cronaca 30 Commenti E venne il giorno delle bollette. E dei ricorsi. Migliaia di cittadini si stanno rivolgendo ad un comitato promosso dai consiglieri di opposizione per opporsi agli enormi aumenti. Dopo gli annunci e i dibattiti dei mesi scorsi l’amministrazione comunale sta inviando ai cittadini le salatissime bollette della Tarsu (rifiuti). Bollette che dovevano avere un rincaro massimo del 60% ma che sono arrivate fino al 106%. Ci sono pensionati che abitano in una casa da 80 mq e che prima pagavano 93 euro, oggi 216 euro. Una situazione che non riguarda, dunque, solo l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Formica ma tutte le amministrazioni del comprensorio. Costi aumentati in tutti i comuni della zona costretti a conferire i rifiuti nella discarica di Catania a causa della chiusura degli impianti di Mazzarrà Sant’Andrea su disposizione della magistratura di Barcellona. Molti cittadini sono disperati e si stanno rivolgendo ai consiglieri di opposizione che, capeggiati dall’ex assessore al Bilancio Pippo Midili, stanno raccogliendo le istanze dei cittadini che intendono opporsi ai rincari. «E’ vero che i costi di conferimento dei rifiuti a carico del comune sono aumentati – ammette Midili – ma è altrettanto vero che l’amministrazione non ha rispettato i paramettri previsti dalla normative vigenti dando vita a diseguaglianze scandalose»». MA COSA FARE PER OPPORSI AI RINCARI? Il comitato che sta raccogliendo le istanze dei cittadini, nei pressi di Piazza Duomo, suggerisce due strade: o il ricorso al Tar o quello alla Commissione tributaria. Il contributo richiesto si aggira sui 10 euro. «Nel caso del ricorso al Tar si chiede il riconoscimento dell’illegittimità delle delibere poste in essere dall’amministrazione comunale perchè in contrasto con normativa vigente e regolamento comunale – spiega Midili – questa amministrazione ha applicato coefficenti che per regolamento non potevano essere utilizzati creando notevole disparirà tra fasce sociali e in netto contrasto con i principi della costituzione. Il caso più eclatante è quello dei cittadini che vivono da soli e che si ritrovano un carico fiscale triplo rispetto a chi vive in quattro. La legge dice che contribuente deve pagare in base alla propria capacità economica. Con il ricorso alla Commissione Tributaria si contesta non la delibera ma l’applicazione dei coefficenti». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.148 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT