Pasquale AliprandiIl sindaco Aliprandi: «Css? A S. Filippo del Mela un referendum popolare» 29 Settembre 2015 Ambiente 6 Commenti «Io non faccio passerelle ai cortei e non mi faccio dettare l’agenda politica da un sacerdote. Il mio ruolo impone atti concreti. I cittadini di San Filippo del Mela, infatti, nelle prossime settimane saranno chiamati a dire la loro sull’utilizzo di Css alla centrale A2a/ Edipower tramite referendum popolare. Tutto il resto sono chiacchiere al vento». A parlare ad Oggi Milazzo è il sindaco Pasquale Aliprandi, il “grande assente” al corteo organizzato domenica scorsa ad Archi per ricordare l’incendio avvenuto il 27 settembre 2014 alla raffineria di Milazzo. Ad organizzarlo è stata la parrocchia di Archi guidata dal sacerdote ambientalista Padre Peppe Trifirò e il Coordinamento “No Css” che riunisce i movimenti ambientalisti del comprensorio del Mela tra cui spicca l’Adasc di Milazzo presieduta da Peppe Maimone. Al corteo, partecipato da oltre 3 mila cittadini, hanno preso parte i sindaci del Mela e quello di Messina, Renato Accorinti. Tranne lui. Che non risparmia nessuno. «La patente di ambientalista non me la deve dare né padre Trifirò tantomeno l’Adasc – polemizza il sindaco Aliprandi – la mia amministrazione è nettamente contraria all’utilizzo di Css e lo ha dimostrato per prima con atti concreti votando all’unanimità in consiglio comunale la delibera di diniego già nell’aprile scorso». Il primo cittadino ne ha per tutti. «Vorrei sapere quali atti concreti hanno fatto tutti i sindaci che hanno preso la parola durante la manifestazione per opporsi alle industrie a cominciare da quello di Milazzo. Perché Formica non prende posizione con atti concreti che portino ad una progressiva smobilitazione delle industrie sul suo territorio? Io sono per la smobilitazione. Ci sono altri sindaci del Mela che si rivelano paladini dell’ambiente fuori dal proprio comune poi, però, consentono alle proprie fogne di scaricare a cielo aperto sul torrente Floripotema: troppo facile così». Aliprandi domenica era assente poiché fuori sede per motivi di famiglia ma aggiunge: «Anche se fossi stato a San Filippo del Mela non avrei partecipato. Urlare e fare passerella non ci interessa. Tra le altre cose hanno organizzato una manifestazione sul nostro territorio senza coinvolgere il comune. Se ci tenevano ad avere le istituzioni cittadine avrebbero potuto coinvolgerci prima, non dopo». Il politico si toglie i sassolini anche sulla presentazione del progetto. «Ci hanno accusato ingiustamente di cose ignobili come avere nascosto il progetto sul Css per lunghi mesi, anche in questo sono stati smentiti – dice – il 18 settembre scorso quando A2A ha presentato la documentazione, ho diffuso immediatamente la notizia sul sito del comune, forse ancora prima che venisse protocollato ufficialmente. Noi non solo presenteremo le nostre osservazioni esprimendo il netto diniego ma promuoveremo iniziative per informare la cittadinanza passo dopo passo. I pseudoambientalisti dimenticano che io sono il sindaco di tutti, devo anche dare risposte anche ai 150 lavoratori, molti residenti nel comune, che lavorano all’Edipower. Sbaglio? Allora mi devono spiegare qual è la linea di demarcazione tra chi legittimamente protesta e chi, altrettanto legittimamente, vuole difendere tutti, anche chi lavora in quel contesto. O quelli non sono cittadini da salvaguardare?». Infine il sindaco di San Filippo del Mela ritiene sbagliato avere messo da parte il motivo principale della manifestazione: ricordare l’incendio al serbatoio Tk 513. «E’ stato spostata l’attenzione su quello che doveva essere l’argomento principale. Anche in questo caso io farò un atto concreto: sto pianificando provvedimenti che impediranno il passaggio dei mezzi della Ram da Archi, una frazione che viene martoriata dal continuo passaggio di questi mezzi pesanti», conclude Pasquale Aliprandi. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.240 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT