L'incendio alla ram del 27 settembre 2014Un anno fa l’incendio alla Ram, oggi la minaccia dell’inceneritore 27 Settembre 2015 Ambiente 7 Commenti Un anno fa alla Raffineria di Milazzo si sviluppava un enorme incendio all’interno del serbatoio tk 513. Milioni di litri di nafta vergine sono andati infumo dando vita ad uno degli incidenti più imponenti degli ultimi anni all’interno della zona industriale. Fortunatamente non ci sono state perdite di vite umane, feriti o danni permanenti. Una vicenda che, però, ha scosso la comunità innalzando l’attenzione verso le tematiche ambientali. A distanza di un anno, infatti, se la Raffineria di Milazzo rimane sempre nel “mirino” degli ambientalisti, la priorità è legata all’utilizzo di un nuovo combustibile, il Css, all’interno della centrale termoelettrica A2A/Edipower di San Filippo del Mela. Si tratta di un combustibile derivato dal trattamento di rifiuti che trasformerebbe la centrale termoelettrica in un termovalorizzatore secondo i tecnici di A2a, in un inceneritore secondo gli ambientalisti. In occasione dell’anniversario dell’incendio alla Ram, oggi pomeriggio, alle 15,30, si terrà un corteo con partenza l’area antistante la parrocchia di Archi per ricordare l’evento e tenere alta l’attenzione sull’attività del colosso petrolifero, ma la manifestazione è dedicata principalmente per esprimere da parte della popolazione il proprio no alla riconverione degli impianti A2A/Edipower. Il corteo, che si muoverà a partire dalle 15.30, ed è stato organizzato insieme ai comitati di base, le associazioni e i singoli che con Padre Giuseppe Trifirò, si oppongono alla realizzazione di un impianto alimentato con Combustibile Solido Secondario. A dare l’adesione numerose associazioni e movimenti politici riuniti nel coordinamento “No Css”. «La combustione del CSS avrà un alto impatto sanitario e ambientale, del tutto assimilabile a quello degli inceneritori, basti pensare che a bruciare saranno soprattutto plastiche e derivati petroliferi vari», sostengono. «Un anno – scrive l’associazione Adasc – fa abbiamo letto e sentito dichiarazioni di Ministri, Onorevoli ed Istituzioni ma a tutt’oggi non conosciamo le risultanze delle eventuali azioni intraprese dopo l’incendio alla Ram. Siamo solo a conoscenza di un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Barcellona». Dopo l’incendio la Parrocchia di Archi in collaborazione con il Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela ha affittato una centralina di monitoraggio delle polveri PM2,5, gestita da Epidemiologia e Prevenzione che ha rilevato, in alcune circostanze, dati preoccupanti. A breve, grazie all’interessamento dell’Adasc verrà istallata un’altra centralina di monitoraggio della qualità dell’aria per avere maggiori informazioni sullo stato di salute dell’ambiente. «Invece di perseguire le strategie virtuose di riduzione, riuso e riciclo dei materiali – scrive il movimento L’Altra Europa con Tsipras – l’incenerimento che il governo Renzi impone come strategia nazionale accelera quei processi inquinanti e di spreco di preziose risorse. Tutto questo sulla pelle dei cittadini: l’incenerimento, infatti, non produrrà alcun miglioramento delle condizioni ambientali, non produrrà alcun nuovo posto di lavoro». E’ durissima la posizione del Meetup “Milazzo in MoVimento” che si scaglia, senza remore, contro il Comune di Milazzo e le sue componenti amministrative. «A parte la voce degna di lode di qualche Consigliere e di qualche Assessore che hanno avuto il coraggio personale di manifestare il proprio dissenso – hanno affermato gli attivisti – si sconosce, ancora oggi, il parere dei rimanenti Consiglieri Comunali. Stanno forse aspettando che i relativi personali ‘padrini’ politici diano direttive in merito? – hanno chiosato gli attivisti – Noi riteniamo che il Sindaco, soprattutto per la carica ricoperta, abbia il dovere di dire NO a questo scellerato progetto ed indirizzare in tal senso tutti gli atti amministrativi». A dare l’adesione i deputati Alessio Villarosa, Francesco D’Uva e Valentina Zafarana. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.006 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT