L’onorevole Alessio Villarosa, dopo un blitz effettuato al depuratore di Milazzo ieri mattina, ha presentato un esposto alla procura di Barcellona. Villarosa si è recato nella sede della procura con due attivisti, Igor la Spada e Sebastiano Marchese. Nell’esposto si sostiene che l’impianto non svolge il suo lavoro e riversa nel mare antistanti acque non depurate in base ai requisiti di legge.

Questo il testo integrale dell’esposto:
In data 10 agosto 2015, alle ore 09,30 insieme agli attivisti di Milazzo e Barcellona ci siamo recati presso l’impianto di depurazione del Comune di Milazzo per verificare lo stato di funzionamento dello stesso. Avendo riscontrato l’assenza del personale sui luoghi, abbiamo telefonato al Comune per chiedere di potervi accedere.
Dopo circa 20 minuti, è giunto sul posto, un operaio della ditta che ha in appalto la gestione dell’impianto, il quale ha dichiarato di essere andato a verificare il funzionamento di una pompa in un pozzetto dislocato al di fuori dell’impianto.
E’ di tutta evidenza che, la presenza di un solo addetto, non risponde agli standard di sicurezza che devono essere rispettati a tutela del lavoratore, per tale motivo, ci siamo chiesti se c’è un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e, in tal caso, se ne sia a conoscenza.
La nostra prima richiesta è stata di poter visionare il registro di carico e scarico rifiuti, che a detta dell’operaio, per quanto fosse a sua conoscenza, era stato portato via dalla polizia.
In verità, dopo aver concluso il sopralluogo nell’impianto ci siamo recati presso il Comune di Milazzo, lì abbiamo riscontrato la presenza del registro citato e anche potuto visionare le analisi eseguite su campioni prelevati in uscita all’impianto. In data 29/07/2015, ad esempio, sono stati rilevati dei valori fuori limite massimo, in particolare il “COD”, “BOD” e “SST” superiori a quanto prevede la normativa vigente e, il valore di “escherichia coli”, ampiamente oltre il limite di legge. Tale ultimo parametro, è risultato oltre i limiti, anche in analisi eseguite in altri periodi.
Durante la mattinata, all’interno dell’impianto, abbiamo potuto appurare che il sistema di grigliatura dispone di una griglia di filtraggio da 3 mm per una linea e, da 2 cm per l’altra, dimensione che connotano un’impossibilità di filtraggio completo del liquame che, continua il percorso fino allo scarico in mare, inoltre i due sistemi di filtraggio poi convogliano l’acqua nella stessa vasca rendendo in questo modo praticamente inutile il filtraggio del sistema da 3 mm.
Nell’impianto erano presenti, altresì, due cassoni pieni, uno di “vaglio” e l’altro di “sabbie”, la cui presenza sembra non sia stata annotata sul registro di carico e scarico, contrariamente a quanto prevede la normativa in materia.
Leggendo tra le pagine del registro l’ultimo scarico di sabbie, risale al novembre del 2014. Bisognerebbe, pertanto, conoscere le motivazioni per le quali si è interrotta e/o non è stata effettuata alcuna annotazione per un’attività che deve essere svolta con periodicità, quanto meno, bimestrale viste le dimensioni dell’impianto.
Circa la metodologia utilizzata per migliorare la sedimentazione dei fanghi, ci è stato riferito che, al bisogno, senza alcun ausilio di strumenti di misurazione, viene dosato all’interno delle vasche del cloruro ferrico, prodotto chimico che viene utilizzato, proprio al fine di agevolare la sedimentazione dei fanghi, lo strumento di misurazione al nostro arrivo si presenta “non funzionante” cosi come descritto anche all’interno del contratto di “consegna servizio in via d’urgenza” datato 12/05/2015 tra il Comune di Milazzo e la ditta Alak Srl.
Tale prassi, quanto mai anomala e scorretta, non permette di verificare il valore del pH che, a seguito dell’immissione del cloruro ferrico, potrebbe scendere sotto il valore minimo raccomandato per la corretta gestione del processo depurativo.
Poi, nella vasca di sedimentazione finale, vi era la presenza di solidi sospesi nella canaletta di uscita così come anche nella vasca di clorazione. Tali liquami si riversano nella condotta sottomarina di scarico dell’impianto.
A questo punto, abbiamo visionato la linea fanghi e, abbiamo riscontrato che, la vasca di ispessimento fanghi era vuota e che, nel digestore fanghi, c’era della strana formazione di vegetazione, presenza non conforme ad un corretto procedimento di lavorazione dei fanghi.

Una volta incontrati il Sindaco Formica e l’assessore Italiano ho chiesto la documentazione del contratto di consegna che mi hanno immediatamente fatto visionare.
In questo accordo ufficiale di gestione tra la ditta “Alak Srl” e il Comune di Milazzo vengono chiaramente specificati ed elencati i numerosi malfunzionamenti dell’impianto e i numerosi interventi necessari per il buon funzionamento dell’impianto stesso.

Attendiamo con trepidazione i documenti ufficiali che ho richiesto al Comune mediante “accesso agli atti” e vi terremo aggiornati nei prossimi giorni.

Un giorno onesto è un giorno in più!

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Gigi
Gigi
8 anni fa

… e il sindaco sta a guardare!!!!! E’ lampante che non si è capaci di gestire un contratto. Si licenzi (o si metta a mansioni inferiore) il dirigente responsabile del procedimento (Io licenzierei pure il sindaco). Le persone incompetenti stiano a casa!!! non possiamo fare gestire i nostri soldi da allocchi. Spero che la procura individui le responsabilità per inquinamento ambientale, e danno alla immagine turistica della città Milazzo. (o il danno lo fa solo e sempre la raffineria????)

Saro
Saro
8 anni fa

Impianti cosi’ delicati possono essere gestiti da personale non qualificato? Avete rovinato il mare di ponente, e la baia del Tono in particolare dove le correnti accumulano tutte le sostanze chimiche invisibili. L’acqua puzza e gli scogli sono diventati bianchi. Anche la spiaggia e contaminata. Quante persone hanno avuto strane reazioni sulla pelle, ad esempio macchie bianche,puntini rossi o prurito?

ciccio
ciccio
8 anni fa
Reply to  Saro

Quante persone hanno avuto strane reazioni sulla pelle, ad esempio macchie bianche,puntini rossi o prurito? complimenti per lo spreco di tempo per scrivere ste fesserie e per farci perdere tempo nel leggerle. Parla di FATTI

Saro
Saro
8 anni fa
Reply to  ciccio

Parlare di fatti con chi non ha idea di come un sistema per la purificazione di acque nere dovrebe funzionare e’ una perdita di tempo. Il depuratore, la raffineria, edilpower che adesso sembra che stia chiudendo, fanno parte di quel circolo dove e’ meglio tacere per non scomodare politici e amici. Ciccio i fatti li viviamo ogni giorno. Il vero fatto e che dovremmo essere un tantino piu’ smart per renderci conto.

ciccio
ciccio
8 anni fa
Reply to  Saro

ma hai letto? Parli per sentito dire o di dati reali e incontrovertibili? Non sono per niente favorevole alle nostre industrie vicine. Edipower come dici potrebbe chiudere, bene. Prima o poi chiuderà anche la RAM, dobbiamo prepararci alle alternative. Ma scrivere senza dati concreti è come parlare di niente

milazzopulita
milazzopulita
8 anni fa

Oltre la politica le responsabilita’sono degli uffici e del dirigente Ne vogliamo parlare???

lath
lath
8 anni fa

solo il M5S ha il coraggio di affrontare i problemi seri……gli altri solo per campagna elettorale

Pippo
Pippo
8 anni fa

TURISTI !!!!? Venite a Milazzo per un gradevole bagno di mer….. scusate, di fanghi: Uscirete dall’acqua bellissimi !