I mare di MilazzoGoletta Verde promuove il mare di Milazzo: superati i controlli 26 Luglio 2015 Ambiente 8 Commenti Nonostante le polemiche sulla presenza di topi morti sulla spiaggia delle ultime ore (trascinati da una bomba d’acqua che ha colpito il centro cittadino venerdì), le acque di Milazzo rimangono tra le più pulite di Sicilia e risultano prive di inquinamento. A certificarlo i controlli effettuati da Goletta Verde di Legambiente, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente nei giorni 8, 9, 11 e 12 luglio scorso. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e hanno considerato come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. Cinque i prelievi effettuati in provincia di Messina, due dei quali giudicati fortemente inquinati: alla foce del fiume alcantara in località San Marco a Calatabiano e alla foce del torrente Termini o Patrì, in località Cantone del comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Nei limiti di legge, invece, i prelievi effettuati a Messina (presso il tubo di scarico sulla spiaggia di località San Saba, contrada Mella); a Milazzo (spiaggia di Ponente, nei pressi di piazza Angonia) e a Capo d’Orlando (lungomare Doria, in località Ligabue). A minare questa bella notizia la presenza di topi morti trascinati dai reflui della bomba d’acqua che ha colpito il centro cittadino venerdì pomeriggio. L’esplosione dei tombini ha “espulso” rifiuti e i ratti che sono stati trascinati a mare. La Dusty, la ditta incaricata dal comune di rimuovere le carcasse, ha provveduto a farlo tra ieri e oggi (ne avrebbero raccolte una trentina). Domani dovrebbe esprimersi anche l’Azienda sanitaria provinciale che farà ulteriori controlli sulla bontà delle acque. Milazzo spicca in una situazione non propri idilliaca. Diciotto campionamenti su ventisei eseguiti lungo le coste della Sicilia presentavano una carica batterica elevata, superiore alle soglie stabilite dalla legge. Per 15 di questi punti, principalmente alle foci di fiumi, torrenti e scarichi, il giudizio è di “fortemente inquinato”. Una situazione che evidenzia un deficit depurativo che non risparmia nessuna provincia siciliana, sicuramente già noto (la Sicilia è all’ultimo posto in Italia per scarichi civili trattati in maniera adeguata) e che rischia di compromettere non solo le bellezze naturali di questa regione, ma la stessa economia turistica. «I fondi disponibili ci sono e non sono stati quasi per nulla utilizzati, per questo chiediamo a Regione e comuni, sia costieri che dell’entroterra, di fare fronte comune per risolvere finalmente l’emergenza depurativa di questa terra», si legge in una nota di Legambiente. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 17.470 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT