I Carabinieri di Vulcano hanno sequestrato una ventina di reperti archeologici, tra anfore e vasi o semplici frammenti di grande interesse e valore, non solo storico. I militari, agli ordini del Maresciallo Ordinario Antonio Sottile, hanno fatto irruzione stamattina in una abitazione dell’isola su delega della Procura della Repubblica di Barcellona. Gli esperti del Museo archeologico di Lipari che hanno aiutato i carabinieri a fare l’inventario, sostengono che i reperti archeologici, di diversa provenienza, sono risalenti all’età greco-romana-italica e in particolare al III° secolo a.c.. Il proprietario dell’abitazione, un 60enne dell’isola, che deteneva i reperti senza la necessaria certificazione che deve essere rilasciata dalla sovrintendenza dei beni culturali, è stato denunciato dai Carabinieri per ricettazione oltre che per detenzione illegale di reperti archeologici di valore storico. I Carabinieri, infatti, sospettano che le anfore e i vasi siano stati trafugati dalle stive dei relitti che si trovano sui fondali dell’arcipelago eoliano. Le anfore e i vasi, dopo essere stati catalogati e fotografati da personale del Museo archeologico di Lipari, sono stati sottoposti a sequestro penale e verranno affidati a quel Museo per la successiva esposizione.