E’ finita al centro di una operazione delle Fiamme Gialle di Roma il Consorzio Aedars che – tra le tante commesse – ha ottenuto anche quella da 12 milioni di euro per il restauro del castello di Milazzo. I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno arrestato oggi nella capitale l’imprenditore di origini gioiosane Pietro Tindaro Mollica con l’accusa di bancarotta fraudolenta. L’arrestato era attivo nel settore delle opere pubbliche a livello nazionale tanto da avere vinto nel tempo appalti per centinaia di milioni di euro. Le Fiamme gialle stanno anche eseguendo una serie di sequestri di beni per un valore di circa 108 milioni di euro e decine di perquisizioni in tutta Italia. Sequestri dei beni anche nei centri di Gioiosa Marea, Piraino e Brolo, dove il noto imprenditore possedeva svariati beni. L’Aedars è finita l’anno scorso anche nel mirino anche della procura di Barcellona che stava indagando proprio sull’appalto concorso di Milazzo. Le forze dell’ordine delegate dalla Procura del Longano ha acquisito atti relativi all’appalto concorso e agli stati di avanzamento lavori. Il periodo interessato va dal 2007 al 2010. Il cantiere del castello ormai è stato chiuso e collaudato. Grazie all’assessore ai Beni Culturali Dario Russo il consorzio ha dovuto realizzare 400 mila euro di prescrizioni a proprio spese. L’operazione “Variante inattesa” ha portato ad accertare i reati di bancarotta fraudolenta per distrazione aggravata, estorsione ed interposizione fittizia. Le indagini hanno consentito di ricostruire l’attività del gruppo capeggiato da Mollica, amministratore di fatto delle aziende destinatarie dei provvedimenti di sequestro, seppure intestate a prestanome. In totale sono 24 le perquisizioni effettuate tra Lazio, Sicilia e Veneto, nei confronti di 14 indagati. L’attività degli investigatori si è concentrata, in particolare, sulle vicende gestionali del Consorzio Aedars accertando che nel corso del decennio 2003-2013 si è aggiudicato una serie di appalti pubblici tra cui le commesse, ancora in fase di esecuzione, indette dall’Ufficio del commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico nella Regione Calabria, dall’Adr Aeroporti di Roma, all’Anas Spa-Sicilia e dalla Regione Sardegna e da altre amministrazioni locali per un valore totale di 118 milioni di euro.